Cronaca

Proiezione gratuita di “Precious” per la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne

Venerdì 25 novembre, alle 17, al Teatro Monteverdi (via Dante, 149), proiezione del film Precious, di Lee Daniels, vincitore di due premi Oscar nel 2010. L’ingresso è gratuito. E’ questa una delle iniziative che l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cremona ha messo in campo in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, che si celebra proprio il 25 novembre, nell’ambito di un programma che ha visto la collaborazione di istituzioni, enti ed associazioni per costruire un calendario di eventi ed iniziative con lo scopo di tenere alto il livello di attenzione contro questo terribile fenomeno.

Precious Jones ha diciassette anni, un corpo obeso e un figlio nel ventre (il secondo ed entrambi sono frutto di incesto). A scuola viene derisa dai compagni anche perchè non ha ancora imparato a leggere e scrivere. A casa la madre non solo non la difende dalle violenze paterne ma la accusa di averglielo rubato oltre a cercare di ostacolare in ogni modo i suoi tentativi di riscatto dall’ignoranza. Precious però, solo apparentemente ottusa, tiene duro. Accetta l’offerta di iscriversi a una scuola con un programma speciale dove finalmente comincia ad apprendere come leggere e scrivere e, soprattutto, decide di tenere il bambino. La strada verso l’autodeterminazione non è però facile.
Ispirato a un romanzo di Sapphire il film non ha nulla di letterario e non a caso, prima di essere presentato a Cannes nella sezione “Un Certain Regard”, ha vinto al Sundance il Premio del Pubblico e il Gran Premio della Giuria. Entrambi meritati perchè questa storia di ordinaria violenza domestica e sociale è narrata con uno stile decisamente originale e si avvale di una protagonista che riesce a trasformare il proprio problema fisico in una risorsa di indubbio impatto. Se vedendola comprendi come il mondo che la circonda possa trovare più di un’occasione per deriderla, Daniels riesce a farti aderire immediatamente all’universo dei suoi desideri non facendo ricorso a un facile pietismo ma lavorando sul suo immaginario.

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