Cronaca

Non c'è posto nei centri di accoglienza, notte dai vigili per 2 immigrati minorenni

La vicenda non è passata inosservata all'opposizione. Ad esprimere rimostranze e perplessità il segretario cittadino della Lega, Pietro Burgazzi, e il consigliere comunale Giorgio Everet.

Il comando della Polizia Locale

Due giovani richiedenti asilo hanno dovuto pernottare presso il comando della Polizia Locale di piazza della Libertà nella notte tra lunedì e martedì, in quanto non c’era posto in nessuna nelle strutture di prima accoglienza a cui i centri sociali si sono rivolti. Si tratta di due minorenni arrivati nel tardo pomeriggio in Questura per le formalità di rito, dove sono stati identificati. Per i due giovanissimi, che dopo l’identificazione sono stati assegnati ai servizi sociali, si è dovuta trovare una soluzione d’emergenza.

“Era tardi e tutte le strutture contattate erano piene” spiega il comandante della polizia municipale, Pierluigi Sforza. “Visto che non potevamo certo farli dormire in mezzo a una strada, la soluzione più umana ci è sembrata quella di lasciarli presso il comando di piazza Libertà, sotto l’osservazione di un operatore sociale. Per la legge italiana due minorenni sono responsabilità dello Stato. Era un dovere morale ospitarli e non lasciarli in mezzo a una strada”. Il mattino dopo, tutto si è risolto con il trasferimento in struttura.

Ma la vicenda non è passata inosservata all’opposizione. Il primo a esprimere le proprie rimostranze è stato il segretario cittadino della Lega, Pietro Burgazzi, che ha espresso l’intenzione di chiedere chiarimenti sulla vicenda attraverso l’azione dei consiglieri comunali leghisti. Altra interrogazione sulla vicenda verrà presentata anche dal consigliere di Forza Italia Giorgio Everet, che ha espresso “forti perplessità in merito a come è stata gestita la vicenda”. Secondo Everet, infatti, la vicenda “è stata gestita da un solo agente, che per questo si è trovato in difficoltà, ma anche in pericolo, non avendo certezze che i due fossero persone tranquille. Tanto più che l’assistente sociale si è rifiutata di gestire i due”.

A questo proposito, si legge nell’interrogazione che il consigliere ha intenzione di presentare in Consiglio comunale, “chiediamo di dare risposta ad alcune domande: è possibile che la macchina assistenziale del comune di Cremona non sia stata in grado di risolvere il problema per una notte di due minorenni? È stato chiesto a tutte le strutture sul territorio (esempio Cascina Moreni) di intervenire? Quale è stato il criterio nel prendere la decisione di usare la caserma della Polizia Municipale come dormitorio, visto che i due non erano in stato di fermo? Questa è la prima volta di altre che seguiranno?”.

lb

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