Politica

Suicidio della 47enne, Galletti replica alle accuse di Ghidotti

Continua a tenere banco la vicenda della donna di 47 anni che si è tolta la vita a Nervi, annegandosi insieme al suo cagnolino. Dopo gli attacchi alla Giunta da parte dell’opposizione e il botta e risposta tra i consiglieri comunali Carloalberto Ghidotti e Alessio Antonioli, prende posizione anche il segretario cittadino del Pd Roberto Galletti.

“Contestiamo e biasimiamo – afferma Galletti –  la dichiarazione del segretario e consigliere comunale di Forza Italia Ghidotti  in merito alla drammatica vicenda della concittadina che si è tolta la vita a Nervi” evidenzia il segretario. “Invece di inquisire le istituzioni forse sarebbe più corretto interrogarsi  non tanto per trovare un colpevole, quanto piuttosto per capire come affrontare insieme talune situazioni e come migliorare gli interventi”.

Secondo Galletti, “è evidente che la crisi economica e sociale degli scorsi anni non sta desistendo, quanto meno nella vita reale delle persone. E se si interrogano i servizi emerge che le storie delle persone non raccontano ‘solo’ il disagio di non arrivare a fine mese e di non avere un lavoro o almeno un’occupazione che sia degna di essere chiamata lavoro. Le situazioni di questo tipo sempre più frequentemente sono complicate da fragilità psicosociali, da devianza, dipendenze, malattie mentali. Fragilità che in realtà sembrano essere sparite dall’agenda politica e dalle politiche di cura e intervento, troppo spesso settoriali e unidirezionali, anziché integrate. Le risorse sono poche? Senz’altro non siamo più ai ‘tempi d’oro’, ma spesso la differenza la può fare non solo il denaro o il posto di lavoro, quanto  un’adeguata cooperazione e integrazione tra tutti i diversi servizi e le istituzioni comunali e regionali (servizi sociali, servizi per il lavoro, consultori, Centro Psicosociale, servizio psichiatrico), unitamente alle realtà del privato sociale che vi gravitano intorno. Dunque se proprio  il dito si vuole puntare, forse è meglio farlo sul sistema nel suo complesso, sulle sue modalità di funzionamento, e non tanto su una singola Amministrazione, o Servizio, o ancor peggio su un singolo operatore. Siamo tutti in discussione e tutti noi dobbiamo dare risposte possibili. Senza dubbio la revisione del sistema di welfare locale è un impegno di cui la politica deve farsi carico e che non può essere delegato solo a dirigenti, operatori/lavoratori e persone di buona volontà. Noi è questa giunta siamo in campo, a lavoro con impegno e competenza”.

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