Cronaca

Karim 'il terribile' ancora a processo: questa volta non ha rispettato il Daspo

Karim Bouaroui, 34 anni, ‘vecchia’ conoscenza delle forze dell’ordine per i suoi numerosi precedenti penali, torna a processo. Questa volta per non aver rispettato il Daspo.

Il 13 giugno scorso a Cremona era stato condannato a 4 anni e 2 mesi per essersi finto agente di polizia e aver rapinato l’auto a tre ragazzi. Era il 26 dicembre del 2015 a Borgo Loreto. Quella stessa notte si era fermato in un chiosco di benzina in A-21 in territorio di Piacenza e aveva messo a segno un altro colpo, violentissimo: aveva accoltellato al collo il benzinaio al quale aveva portato via seicento euro. Per quell’episodio, i giudici del tribunale di Piacenza gli avevano inflitto otto anni di reclusione. Ora è di nuovo a processo a Cremona. L’imputato è l’algerino Karim Bouaroui, 34 anni, ‘vecchia’ conoscenza delle forze dell’ordine per i suoi numerosi precedenti penali: tra il 2001 e il 2003, Karim era stato a capo di una baby-gang che aveva seminato terrore tra i ragazzini a suon di estorsioni di denaro e cellulari, rapine, calci e pugni. Ora è tornato alla ribalta, questa volta per non aver rispettato il provvedimento del Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, misura prevista dalla legge per  contrastare il fenomeno della violenza negli stadi. L’imputato, tuttora in carcere, è accusato di non osservato il provvedimento del questore di Brescia del 12 dicembre del 2008 che gli vietava di accedere ai luoghi dove si svolgevano manifestazioni sportive, prescrivendogli di comparire in orari prestabiliti presso la Questura di Cremona nei quali c’erano gli incontri di calcio della Cremonese. I fatti si riferiscono al 20 e al 27 settembre del 2009 e al 18 ottobre del 2009. L’imputato è difeso dall’avvocato Alessia Vismarra. Si torna in aula il prossimo 2 dicembre.

Sara Pizzorni

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