Politica

Referendum e Italicum, duello Pd tra comitati Primi nomi per il Sì

Anche a Cremona il duello tra SI e No al referendum è tutto in casa Pd. E’ direttamente la segreteria ad organizzare il comitato cittadino per il Si, che si presenterà in conferenza stampa il prossimo 5 ottobre (ore 11,30, Spazio Comune); saranno invece alcuni dissidenti critici con la linea renziana ad illustrare domani, 30 settembre, le ragioni per cui sarebbe necessario modificare l’Italicum (sempre a SpazioComune, alle 11). “Il 4 di ottobre – sostengono a questo proposito Marco Pezzoni, Paolo Bodini, Micheli Arisi –   la Corte Costituzionale dovrebbe pronunciarsi sui profili di incostituzionalità della Legge elettorale denominata Italicum. Da notizie giornalistiche si apprende che questo pronunciamento potrebbe essere rinviato a dopo il Referendum. Le minoranze interne al PD stanno chiedendo da tempo di modificare profondamente l’Italicum che presenta profili di incostituzionalità assai simili alla precedente legge elettorale denominata Porcellum; soprattutto chiedono non generici ordini del giorno ma l’avvio urgente dei lavori parlamentari sul tema, incardinando la revisione della legge in Commissione. Alcuni parlamentari della minoranza PD hanno già sottoscritto e presentato una propria proposta denominata Mattarellum 2.0”.

Le presentazioni arrivano alla vigilia dell’atteso dibattito tra le due posizioni che si svolgerà il 24 ottobre, a Cremona dopo un’estate di polemiche, con il mancato confronto, nell’ambito della Festa dell’Unità, tra sostenitori del No e del Si. Sono attesi per l’occasione due ‘big’ nazionali. Sostengono il Sì a Cremona tutto il gruppo consigliare del Pd e l’intera giunta Galimberti (Rosita Viola esclusa), inclusi gli assessori provenienti da Fare Nuova la Città; il sindacalista Cgil Francesco Pinzi; l’ex segretario cittadino Daniele Burgazzi; l’ex assessore Caterina Ruggeri – più volte voce critica verso la corrente maggioritaria del partito- ; Fiorella Lazzari, attuale consigliere di Lgh; e poi nomi storici dell’Ulivo e del Pd come Maria Rosa Zanacchi, Franco Verdi, Giuseppe Torchio; l’ex presidente di Aem Giuseppe Tiranti. Ci sono Pippo Superti (segretario Anci), Carlo Vezzini e Davide Viola, questi ultimi ex presidente e vicepresidente di un ente Provincia destinato a scomparire se vinceranno i Si. Ragione per cui, dall’interno del Pd, non c’è una particolare frenesia sulle prossime elezioni provinciali, che vedono come candidato lo stesso Viola. La stessa formazione della lista per il consiglio provinciale, formata da amministratori dei vari comuni, procede a rilento.

Al di fuori dello scontro nel partito di maggioranza, anche le Acli provinciali organizzano un dibattito sul tema, il 5 ottobre alle 21 nella sede di via Cardinal Massaia. Formalmente non ci sono indicazioni di voto, ma il titolo della locandina è esplicito: “La revisione della Costituzione salvaguarda la sovranità popolare?”, sottotitolo: “Le Acli fedeli alla democrazia nata dalla Costituzione”. Ne parleranno don Bruno Bignami, teologo moralista, il professore di diritto pubblico Filippo Pizzolato; Carla Bellani presidente Acli provinciali.

g.biagi

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