Lettere

Volantinavo per l’acqua pubblica al mercato di Soresina Me l’hanno impedito

da Ezio Corradi

Egregio Signor Direttore,

mi è capitato di dover distribuire durante il tradizionale mercato di Soresina di lunedì 21 novembre 2011 un volantino sulla situazione dell’acqua pubblica in provincia di Cremona stante la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci dell’A.T.O., l’organismo che decide le politiche egli indirizzi territoriali dei servizi, in questo caso dell’acqua-bene comune. Una convocazione arrivata in perfetto stile “blitz-krieg”, si badi bene una incredibile “guerra lampo” attivata a tambur battente dalla Provincia di Cremona con la convocazione di tutti i  Sindaci per il giorno martedì 22 novembre 2011, giorno in cui si dovrebbe decidere la privatizzazione del servizio idrico con la creazione di una società mista, in barba all’esito del Referendum del 12 e 13 giugno 2011. Tanta fretta perché forse la Provincia di Cremona ambisce ad assurgere ad essere protagonista del “primo caso nazionale che smentisce il Referendum 12 e 13 giungo 2011? Una convocazione “sveltina-sveltina” per negare l’evidenza dei fatti: la vittoria dei 27 milioni di cittadini che con il loro voto nel Referendum hanno detto un chiaro no alla privatizzazione e mantenere l’acqua come servizio pubblico fuori dalle logiche speculative di interessate società private?

Purtroppo ieri a Soresina non mi è stato possibile distribuire il volantino, anzi mi è stato impedito pena la erogazione, da parte della Polizia Locale, di una multa da 130 Euro: come mai? Incredulo, dopo oltre trent’anni di volantinaggi, ho provato ad approfondire la questione: complice un “Regolamento di Polizia Urbana” votato con Delibera n.46 del Consiglio Comunale del 24 luglio 2010, “è vietato svolgere attività di volantinaggio, lanciando o abbandonando sul suolopubblico e collocando sui veicoli in sosta volantini o simili, ovvero depositarli sui gradini degli edifici, sulle maniglie o stipiti delle abitazioni o in altro luogo che possa favorirne la dispersione nell’ambiente salvo quanto è previsto nei periodi elettorali; sull’area mercatale salvo autorizzazione…”, poi è necessario chiedere cinque giorni prima il permesso di “volantinare” (…così mi è stato risposto allo sportello!). Ma cosa deve fare, allora, un movimento come quello dell’acqua, al quale aderisco come cittadino e come Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, ha l’urgenza di richiamare proprio l’attenzione dei cittadini su un problema che riguarda un bene comune come l’acqua, problema sorto dall’oggi al domani, deve aspettare cinque giorni, sottostare alla valutazione-vidimazione del volantino (…!) per far conoscere e richiamare i cittadini su un problema che li tocca da vicino? Mi stupisco non poco che l’”area mercatale”, cioè l’area dove si tiene il mercato, sia diventato un territorio neutro, extraterritoriale, come uno “stato (di fatto)” nello Stato, come il Vaticano ad esempio e dove qui, addirittura, vengono sospesi i diritti Costituzionali dei cittadini, quali il diritto all’informazione, alla partecipazione, alla espressione del proprio pensiero.

Mi auguro che il Sindaco di Soresina intervenga per mettere in chiaro le cose a partire dall’imposizione ai cittadini di norme assurde e anticostituzionali: non esiste nessun regolamento comunale che può abrogare un diritto sancito dalla Costituzione. La Carta Costituzionale è l’atto che garantisce la convivenza civile, diritti e doveri di tutti i cittadini nel nostro Paese e vale erga omnes, verso tutti i cittadini. Perché proprio a Soresina questo deragliamento istituzionale?

Mi auguro altresì che il Prefetto di Cremona compia una rapida indagine per verificare in quali altri centri della Provincia di Cremona esistano siffatti regolamenti ostativi della pratica dei diritti sanciti dalla Costituzione e provveda a sospenderli e a rimetterli nel giusto binario dei diritti e dei doveri previsti dalla Costituzione.

 

Ezio Corradi
Vicepresidente Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia

 

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