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Kick boxing, medaglia d'oro per una cremonese ai campionati mondiali

Nella suggestiva Dublino presso il più importante centro sportivo golfistico della capitale Irlandese, il City West Hotel, si sono svolti dal 29 agosto al 3 settembre i campionati mondiali di kick boxing cadetti e juniores che hanno visto la partecipazione di oltre 1500 atleti rappresentanti ben 46 paesi dell’intero globo. La nazionale italiana juniores di light contact capitanata dalla cremonese Altea Cadenazzi della scuola di arti marziali e sport da combattimento Agoge, per il secondo anno consecutivo è stata la portabandiera durante la cerimonia di apertura dei giochi.

In totale gli azzurrini del light contact hanno conquistato ben 12 medaglie, 6 di bronzo, 3 d’argento e 3 d’oro, una della quale è arrivata proprio a Cremona con la punta di diamante della nazionale italiana Altea Cadenazzi che a soli 17 anni si riconferma campionessa del mondo Wako (World Association of Kickboxing Organizations) per la seconda volta consecutiva nonostante il cambio classe (da cadetta a junior) nella specialità light contact sbaragliando la concorrenza planetaria.

Il giovedì ai quarti di finale Altea ha incontrato una fortissima atleta polacca che nonostante avesse tecniche di gambe sopraffine, nulla ha potuto contro la nostra portacolori che ha vinto nettamente per verdetto unanime mettendo di fatto il primo piede sul podio accedendo alla semifinale che come da sorteggio si è svolta nello stesso giorno a distanza di poche ore che hanno consentito di ricaricare le batterie per contenere e controllare l’atleta inglese che già era stata semifinalista con la nostra atleta due anni prima e come al mondiale precedente il risultato è stato lo stesso e quindi Altea è di nuovo finale mondiale.

Il venerdì è stato un giorno di completo recupero fisico e mentale, servito a concentrarsi per l’incontro più difficile sia per l’impatto emotivo, sia per le qualità tecniche e tattiche dell’avversaria slovena già campionessa del mondo di taekwondo e una tra le più titolate a vincere anche il titolo di kick boxing. Il sabato, giorno della finale, le cose non si erano messe bene per i colori italiani perché finita la prima ripresa del match la squadra era in svantaggio ai punti, così come alla fine del secondo round, ma durante la terza ripresa, punto dopo punto, azione dopo azione, l’atleta ha guadagnato terreno arrivando ad eguagliare i punti dell’avversaria e come ogni favola che ha il lieto fine, sullo scadere del tempo è arrivata la zampata finale dell’atleta italiana che porta a segno una combinazione che di fatto strappa il titolo alla slovena e lo mette in cassaforte bissando così l’impresa mondiale già vinto nel 2014.

“Vincere un campionato del mondo sicuramente è segno di bravura che potrebbe però essere frutto di un episodio capitato quasi per caso, ma confermarsi ai massimi livelli e rivincere il titolo mondiale anche dopo un cambio di classe è qualcosa di magnifico, segno che siamo davvero forti e che stiamo lavorando bene” ha commentato il Maestro Gianluca Guzzon, dt della scuola di arti marziali Agoge di via Antiche Fornaci 10 a Cremona.

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