Cronaca

Imam a Messa, mons. Franzini vs don Nevi: 'Dialogo con tutti'

Sugli attacchi di don Nevi è intervenuto anche il consigliere comunale Luca Burgazzi: 'Contento che la Cattedrale sia luogo di 'scomoda profezia', essenziale per chi ha Fede, suggestiva per chi non crede".

Mons. Franzini (Foto Sessa)

Durante la processione della Madonna di Brancere, svoltasi durante l’Assunta, monsignor Alberto Franzini, parroco della Cattedrale, risponde alle bordate di don Nevi, parroco di Sant’Imerio, sulla vicenda della presenza, durante la messa domenicale, dell’Imam del Centro islamico di Cremona.

Nell’omelia il sacerdote, tra le altre cose, ha ricordato le sfide dei Cristiani oggi: l’attenzione alla famiglia, la laicizzazione della società e il rapporto con le persone di altre religioni. Relativamente a quest’ultimo, il sacerdote ha ricordato come vivere il rapporto con loro: “Come il Signore, che le ha guardate con immenso amore e che, guardandole, ha suscitato nel loro cuore il desiderio della verità”. Presenze, dunque, che non devono essere vissute con paura, “ma nemmeno con senso di indifferenza”. Esse devono essere “stimolo per recuperare con passione e gioia le radici vere della nostra fede cristiana. Presentandoci agli altri con umiltà e coraggio della nostra fede per poter entrare in dialogo con tutti senza vergogna e paura”. Il vero rischio è quello di “presentare identità vuote e spente”, con “il dialogo che rischia di diventare una resa, un’arrendevolezza. La Madonna ci aiuti a recuperare la dignità e la profondità della nostra fede, per poter compiere passi autentici di amicizia e dare testimonianza al nostro vicino. Soltanto riscoprendo la presenza di Dio nella vita umana la città terrena potrà riacquistare dignità e pace sociale a cui tutti aspiriamo”.

Sugli attacchi di don Nevi è intervenuto anche il consigliere comunale Luca Burgazzi: “Nel corso della storia la nostra Cattedrale è stata luogo di incontro, di riunioni politiche, sommosse popolari, scambi commerciali e persino sede di archivi comunali” evidenzia. “Sono contento che anche in questi giorni sia luogo di ‘scomoda profezia’, essenziale per chi ha Fede, suggestiva per chi non crede. Leggere le polemiche ecclesiali di oggi fa male, soprattutto per chi crede in un Dio che disse: ‘amate anche i vostri nemici, pregate per quelli che vi perseguitano'”.

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