Cronaca

CCIAA Cr-Mn, slitta il decreto Previste due sedi: una legale e una secondaria

Potrebbero essere tutti salvaguradati i posti di lavoro dei dipendenti della Camera di Commercio dopo la fusione degli enti di Cremona e Mantova. La riforma doveva essere approvata mercoledì scorso nel consiglio dei ministri ma è slittata al prossimo 25 agosto. Resta alta la tensione tra i dipendenti della Camera di Commercio anche durante la pausa ferragostana, ma una lettera del presidente nazionale di Unioncamere, Ivan Lo Bello, mandata a tutti i presidenti dà la notizia del rinvio mentre sono in corso approfondimenti con i ministri Madia e Calenda.

Ricordiamo che nella prima bozza del decreto si parlava di un taglio minimo del 15% degli organici e del 25% negli uffici di staff, queste percentuali non saranno presenti nella  riforma. L’unione delle Camere di Commercio di Cremona e Mantova dovrebbe comportare comunque l’individuazione di una sede legale e di una secondaria e una serie di uffici comuni. Anche nella nuova stesura è previsto che entro sei mesi dall’approvazione del decreto dovrà essere formulato un piano di razionalizzazione del personale.

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