Cronaca

Scontri 24 gennaio, Carletti: 'Sbagliato emettere condanne politiche'

Una nota polemica, dopo l’alzata di scudi dell’amministrazione comunale e in particolar modo del sindaco Gianluca Galimberti contro la sentenza relativa agli scontri del 24 gennaio 2015, che aveva visto l’assoluzione di Esposti e la condanna per Codraro e Tonin, ma senza il riconoscimento dell’accusa di devastazione. A rispondere, dalle fila della stessa maggioranza, è Paolo Carletti, consigliere comunale del Psi.

“Commentare sentenze non è nostra abitudine, farlo senza conoscere le motivazioni che ne stanno alla base e senza conoscere gli atti processuali è ancor più lontano dalle nostre abitudini” spiega Carletti. “Ci teniamo a sottolineare quel che forse a qualcuno è sfuggito: fortunatamente nel nostro Paese non esistono, o almeno non dovrebbero esistere, condanne politiche, etiche o morali e nemmeno esistono  condanne di massa”.

Dunque, secondo Carletti, la politica dovrebbe starsene fuori dalle faccende giudiziarie. “Visto che il nostro è uno Stato di Diritto, il procedimento penale si fonda sull’accertamento processuale della responsabilità personale dell’imputato, secondo il capo d’imputazione contestato, oltre ogni ragionevole dubbio. E basta. Il Psi cremonese  prende atto della sentenza di primo grado, emessa la scorsa settimana nei confronti di tre antagonisti cui venivano contestate condotte penalmente rilevanti riguardo i fatti del 24 gennaio 2015, con deferenza e con doveroso rispetto”.

Una lieve ma evidente stoccata nei confronti del sindaco, che invece pochi giorni fa aveva dichiarato che “il mancato riconoscimento dei danni diffusi alla cittadinanza ripugna la coscienza intera della città e dei cremonesi”, sottolineando il forte rammarico per la decisione del giudice.

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