Area Vasta, i sindaci Cremaschi insistono su autonomia: appello al presidente Maroni
I sindaci del Cremasco non tornano sui propri passi rispetto alla decisione di non voler stare nel Cantone della Valpadana, che comprenderebbe Cremonese e Mantovano. L’annessione al capoluogo virgiliano proprio non va giù ai cremaschi, che da tempo aspirano all’autonomia e che ora continuano a guardare ad un’Area vasta Adda-Serio, con Lodi. Al punto da arrivare a scrivere una lettera direttamente al presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, illustrandogli le proprie istanze.
“In questi mesi noi Comuni dell’Area Omogenea Cremasca abbiamo approfondito con molta partecipazione e serietà il tema della Riforma delle Autonomie in Lombardia, condividendo una serie di riflessioni e proposte che vanno nella direzione di una alleanza con il territorio Lodigiano, per elementi di omogeneità territoriale e morfologica, analogo sguardo prospettico su Milano, forti analogie a livello socio demografico, affinità sul piano economico produttivo, contiguità territoriale, collegamenti infrastrutturali e flussi dei cittadini (per le più disparate ragioni, dalla cura al tempo libero, dal lavoro allo studio, alla cultura)” scrivono i primi cittadini cremaschi nella loro missiva. “Recentemente Lodi e Crema sono state inoltre riunite in un medesimo collegio elettorale”.
La quasi totalità dei sindaci cremaschi esprime quindi “una estrema contrarietà rispetto al posizionamento nel Cantone Valpadana, per una articolazione dei territori molto infelice, con distanze enormi da percorrere, in considerazione anche delle infrastrutture stradali e ferroviarie del tutto inefficienti, e nemmeno gli investimenti in programma sui collegamenti Cremona-Mantova colmeranno il deficit di collegamento del Cremasco con il Mantovano, con il quale, in particolare, registriamo una totale assenza di relazioni, interazioni, radici storiche comuni”.
“D’altro canto, come Le è certamente noto, l’ipotesi di un’alleanza Lodigiano-Cremasco trova l’interesse anche dei sindaci lodigiani, che nel loro documento conclusivo del 22 giugno scorso, pure evidenziando una propensione verso la città metropolitana, tengono aperta l’opzione cremasca come meritevole di ulteriore approfondimento con la Presidenza di Regione Lombardia” continua la missiva.
Alla luce di tutto questo, e per cercare un approccio anche “scientifico” al tema, i Comuni dell’Area Omogenea cremasca hanno commissionato un’analisi allo Studio “Vitale Novello Zane” di Brescia, per un aggiornamento della “fotografia” sul Cremasco e sulle possibili sinergie con il Lodigiano. E vogliono invitare il presidente della Regione alla presentazione ufficiale dello Studio, che si terrà mercoledì 20 luglio alle ore 18 a Crema, a cura del prof. Marco Vitale. “Vorrebbe essere per noi l’occasione per poterle esporre personalmente il nostro pensiero e le nostre aspirazioni, avendo avuto già modo in passato di conoscere ed apprezzare la sua sensibilità e la sua propensione ad un ascolto reale e non “di maniera” dei territori e di coloro che li amministrano” continua la lettera. “Laddove fosse impossibilitato per il 20 luglio, Le chiediamo la disponibilità di un’altra data nel corso del corrente mese per essere nostro ospite a Crema e potere comunque avere l’opportunità di un incontro diretto con Lei”.