Politica

Referendum, fronte del no: seminario in sala Zanoni con Felice Besostri

Se da un lato molti amministratori locali hanno espresso con decisione il proprio sì al referendum, continua anche la campagna da parte di chi vuole esprimere il proprio dissenso. Tanto che si parla di un controreferendum per l’abrogazione della legge elettorale e lo stravolgimento della costituzione. “Anche nella nostra realtà provinciale sta per concludersi la campagna referendaria di primavera sui nodi della Costituzione e della Democrazia: nel prossimo fine settimana, il 2-3 luglio saranno gli ultimissimi giorni utili per la raccolta delle 500.000 firme necessarie per indire i Referendum Popolari contro lo stravolgimento della Costituzione nella Legge Renzi-Boschi e per l’abrogazione della Legge Elettorale iper-maggioritaria dell’Italicum”.

In vista di questa scadenza, il Coordinamento provinciale per la Democrazia Costituzionale con i Comitati Promotori dei Referendum promuove a Cremona un importante appuntamento di approfondimento scientifico e confronto pubblico sui temi in questione. “Diritti, Cittadinanza, Democrazia: dalla Revisione Costituzionale all’Italicum, punto per punto le ragioni del No”: questo il titolo del seminario informativo organizzato per giovedì 30 giugno, alle ore 21 presso la Sala Emilio Zanoni di Via del Vecchio Passeggio con il prof. Felice Besostri, costituzionalista, avvocato, già ricercatore e docente di Diritto Pubblico Comparato presso il Dipartimento di Studi Internazionali dell’Università Statale di Milano, noto anche per aver precedentemente promosso la causa di Ricorso che ha prodotto l’abrogazione per incostituzionalità della Legge Elettorale “Porcellum”.

All’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, sono anche invitati i referenti delle Istituzioni Locali e della società civile, dell’associazionismo e del volontariato, delle organizzazioni sociali ed economiche, delle forze sindacali e politiche del territorio. “Di fronte alla totale occupazione dello spazio pubblico con la propaganda governativa, alle continue provocazioni e manipolazioni operate dal premier e dai suoi ministri, di cui sono evidenti le arroganti articolazioni persino nella nostra provincia; dentro l’inquietante oscuramento riservato alle ragioni e alle iniziative dei promotori dei referendum da parte della gran parte dei media mainstream, i Comitati Referendari territoriali rivolgono un appello a tutti i cittadini democratici perchè si facciano a loro volta promotori di forme diffuse di informazione e sensibilizzazione dal basso, nei luoghi di lavoro e di studio, di cura e di aggregazione, di vita sociale delle nostre comunità locali, affermando così la responsabilità di un nuovo volontariato civile impegnato per la difesa e la realizzazione della democrazia coerentemente con i principi e gli obbiettivi indicati dalla Costituzione della Repubblica, ancora largamente inattuati ed oggi gravemente minacciati” evidenziano i promotori.

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