Cronaca

Inaugurato in via Palestro il Giardino dei profumi, dedicato ai non vedenti

Questo, come ha spiegato il sindaco Gianluca Galimberti, è solo l'inizio: l'intento per il prossimo anno è di riqualificare le strutture attualmente inutilizzate, che circondano il giardino, facendole diventare sede per il Centro Fumetto e per l'Informagiovani, in modo che questo diventi un Polo della cultura e dello sviluppo per la città.

Un giardino caratterizzato dagli aromi delle essenze che ospita, e che si alterneranno nelle proprie fioriture per tutto l’anno: questo è il Giardino dei Profumi, inaugurato stamattina in via Palestro. Si tratta del giardino del Museo Civico Ala Ponzone che si affaccia appunto lungo la via delle scuole. Un’area che negli anni è sempre rimasta abbandonata a se stessa, e addirittura chiusa dopo lo spostamento dei violini del Museo Stradivariano. Per la prima volta, dunque, il giardino ha visto una seria riqualificazione, su un progetto del naturalista Riccardo Groppali (per il Distretto Rotary 2050), con il contributo dell’Inner Wheel Club e con il lavoro del Servizio Progettazione Verde del Comune.  Sarà aperto da martedì alla domenica dalle 10 alle 17.

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Uno spazio verde con una particolarità in più: si tratta infatti di un progetto dedicato soprattutto ai non vedenti, in accordo con l’Associazione ciechi e ipovedenti, di cui era presente la presidente Claudia Tozzi. Vi sono diversi piccoli accorgimenti nel giardino, come la presenza di un cordolo in plastica lungo le aiuole, che consente una percorrenza agevole a chi soffre di questa disabilità. Ma questo è solo l’inizio, come ha spiegato il sindaco Gianluca Galimberti: “Il nostro progetto per il prossimo anno è riqualificare le strutture attualmente inutilizzate, che circondano il giardino, facendole diventare sede per il Centro Fumetto e per l’Informagiovani, in modo che questo diventi un Polo della cultura e dello sviluppo per la nostra città”.

Grande soddisfazione anche da parte della presidente dell’Inner Wheel Cristina Scandelli Groppali. “Abbiamo contribuito ad acquistare le panchine  gli arbusti, le targhe e il materiale per le aiuole” spiega. “Ogni anno ci impegnamo in service che riguardano la città e per renderla migliore”.

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Il progetto, come spiega l’ideatore Riccardo Groppali, “ha visto uno sviluppo di qualcosa che c’era già. Nel giardino erano già presenti tigli e fiori d’arancio. Ma insieme ad essi c’erano cespugli incolti e di poco pregio. Siamo allora intervenuti per dare al luogo una scalarità di profumi, durante tutto l’anno, in base alle varie fioriture”.

Si parte a fine inverno, con l’aroma dell’Hamamelis mollis (con fiori gialli intensi e aroma fruttato), si procede in primavera con il Mahonia Aquifolium (fiori color oro riuniti in pannocchie), con il Berberis julianae (arbusto sempreverde dai fiori gialli dal profumo di miele), con il Viburnum farreri (fiori bianchi e rosa dal profumo di spezie). Tra la primavera e l’estate fiorisce il Calicanthus floridus, che ha un profumo fruttato, e il Budleja davidii, dal profumo di miele. Poi ci sono i profumi autunnali: il Ligustrum sinense (fiore di origine cinese con infiorescenze a pannocchia di colore bianco), e infine l’Osmanthus armatus, dal curioso aroma di bubble gum e i fiori bianco crema. Infine nel giardino è presente anche la coloratissima ginestra, dai fiori gialli. “Abbiamo scelto specie che non necessitano di particolari cure colturali e soprattutto adatte alla scarsa esposizione al sole di questa area” conclude Groppali.

LaBos

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