Cronaca

Patologie croniche, se ne occupa medico di famiglia Partito il progetto Creg

Ha preso il via nel nostro territorio un progetto denominato Creg (Cronic Related Group), promosso dall’Ats Valpadana. Si tratta di una modalità di presa in carico attiva da parte del Medico di famiglia rivolta a pazienti affetti da patologie croniche. “Questo avviene tramite il supporto di un Centro Servizi che, in base ad un Piano di Assistenza Individuale (Pai) di durata annuale redatto dal medico curante, provvede a prenotare le prestazioni sanitarie utili al monitoraggio della patologia ed a verificarne l’effettuazione nonché l’adeguata persistenza terapeutica” spiegano dall’Ast.

“L’adesione al progetto non prevede costi aggiuntivi in quanto le prestazioni sono coperte dall’esenzione per patologia già in possesso del paziente che può comunque recedere dall’adesione al progetto in qualsiasi momento. Viene inoltre salvaguardata la libera scelta del cittadino di rivolgersi alle strutture di sua fiducia convenzionate e accreditate con Regione Lombardia per l’effettuazione delle prestazioni previste dal Piano Assistenziale Individuale. Il Medico di famiglia pertanto, per alcune categorie di pazienti, non esaurisce la propria attività nella valutazione diagnostica terapeutica e nelle conseguenti prescrizioni, ma deve farsi carico di assicurarne l’esecuzione e provvedere ad un costante
monitoraggio della persona mantenendo con l’assistito il consueto rapporto diretto”.

La rimodulazione dell’assistenza nei confronti dei soggetti affetti da patologie croniche verso un percorso di monitoraggio continuo “può prevenire riacutizzazioni o progressioni delle patologie croniche con un generale miglioramento della qualità dell’assistenza” evidenziano ancora dall’Ats. “Questa innovativa modalità di operare, auspicata da Regione Lombardia, prevede che il proprio Medico di famiglia arruoli attivamente i pazienti rientranti nelle categorie d’interesse”. A questo proposito, l’azienda sanitaria invita le persone che saranno contattate a tale scopo, da parte del proprio medico curante, “ad aderire alla proposta, accettando e sottoscrivendo il previsto Patto di Cura e il corrispondente Piano Assistenziale Individuale. La medicina generale tradizionale oggi a fatica consente agli assistiti in condizioni di cronicità una concreta presa in carico, per questo motivo è necessario un cambio di strategia dal punto di vista organizzativo. Questo progetto si orienta in tal senso e pertanto si ribadisce l’invito ai cittadini coinvolti di aderire al progetto nell’interesse proprio e di tutto il sistema sanitario”.

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