Lettere

M5S sul sottopasso
di via Brescia: 'Il Pd
difende l'indifendibile'

da Movimento 5 Stelle - Cremona

Egregio direttore,

Come M5S Cremona, abbiamo letto con molto interesse sulla stampa locale la risposta, confusa e scomposta, della consigliera comunale Francesca Pontiggia alla mozione presentata in Regione Lombardia dalla consigliera regionale del M5S, Iolanda Nanni. Nei confronti della cittadinanza che legge e si forma un’opinione, abbiamo il dovere di evidenziare il maldestro tentativo di difendere l’indifendibile cercando di spostare l’attenzione su possibili danni economici a carico della collettività, oltretutto incolpando il M5S di questa perdita di fondi.

Capiamo che questa possa essere una sorta di linea di partito da seguire, come ha fatto anche il ministro Boschi nella campagna elettorale di Torino, minacciando la decurtazione di fondi per 250 milioni di euro in caso di vittoria dell’esponente del M5S, ma onestamente a noi sembra una politica infantile, adottata da quei bambini che, essendo possessori di pallone, lo mettono a disposizione dei compagni solo se possono decidere il gioco, le regole e chi partecipa.

Vorremmo ricordare che se i finanziamenti verranno tolti o ridotti non è certamente colpa di chi ha denunciato gli errori progettuali, né tantomeno dei cittadini, ma solo il risultato di una progettazione evidentemente non idonea a raggiungere gli scopi che si era prefissata. Peraltro, relativamente al sottopasso di via Brescia, ci risulta che il progetto esecutivo sia stato approvato da questa amministrazione, come la scelta, già contestata da Regione Lombardia, di realizzare un senso unico.

Evidentemente, la consigliera Pontiggia, nonostante l’importante ruolo istituzionale che ricopre in Comune e in Enti di secondo livello, quando dice che “l’obiettivo primario era il miglioramento della viabilità ferroviaria e stradale, due obiettivi comunque raggiunti…”,  mostra di non conoscere minimamente i motivi per cui sono stati erogati i finanziamenti. Per capire che l’obiettivo è stato tutt’altro che raggiunto, bastava solo leggere il titolo dell’asse 3 dei fondi POR FESR 2007-2013, sui quali si è erogato il finanziamento: “Potenziamento delle reti stradali secondarie mediante il miglioramento del collegamento con le reti primarie (Ten-T)”.

Come l’istituzione di un senso unico in ingresso alla città potesse migliorare il collegamento con le reti europee era chiaro solo al PD, che attraverso la sua esponente in giunta, Alessia Manfredini, lo ha attuato. Imbarazzante anche che una consigliera comunale, di cui solo ora apprendiamo interessi e competenze anche nell’ambito dei lavori pubblici, paventi danni per i cittadini qualora venissero revocati i finanziamenti. Ci permettiamo di segnalare che nessuna norma vigente riconduce a questa categoria colpe per imperizia tecnica e/o amministrativa, anzi le norme vigenti individuano con chiarezza a chi addebitarle.

Un’amministrazione trasparente funziona così, ma probabilmente la consigliera Pontiggia ritiene più civile tacere e accaparrarsi senza merito dei fondi pubblici, sottraendoli ad altre amministrazioni magari più meritevoli. Ci aspettiamo, quindi, più coerenza e correttezza e consigliamo di evitare frasi come quelle utilizzate durante la presentazione della Giornata della Trasparenza: “verifica del perseguimento delle funzioni istituzionali… illustrazione delle attività progettate e e realizzate… rispetto della legalità e di adeguati rispetti di trasparenza…” che non fanno altro che confermare la tendenza dell’attuale amministrazione ad autocelebrarsi.

Per quanto ci riguarda, come M5S Cremona non ci facciamo ingannare né intimidire da queste forme sottili di ricatto e continueremo a segnalare all’opinione pubblica ogni tipo di comportamento che non ci sembri in linea con leggi e regolamenti.

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