Cronaca

Venditori di smartphone falsi inchiodati da polizia e carabinieri in poche ore

AGGIORNAMENTO – Scacco a un gruppo di romeni che nella giornata di martedì ha girato la città cercando di vendere smartphone contraffatti. Sia la polizia che i carabinieri si sono imbattuti nei venditori di merce falsa nell’arco di poche ore. Attorno alle 15 un equipaggio della Squadra volante è stato allertato da un cittadino che ha raccontato di essere stato avvicinato da alcune persone straniere intente a cercare di vendere un Samsung S7 a un prezzo decisamente più basso di quello ufficiale. Sono partiti accertamenti, nella zona di piazza Risorgimento, vari cittadini sono stati sentiti ed è stata raccolta una descrizione degli uomini in questione. In due sono stati fermati da una pattuglia della polizia e sono saltati fuori tre cellulari, tutti e tre Samsung contraffatti, che secondo quanto accertato dalla Questura i due avevano cercato di vendere a un prezzo tra i 150 e i 250 euro, ben al di sotto del prezzo di mercato. Nessun cittadino, stando alle verifiche, ha acquistato nulla. In molti si sono infatti insospettiti per la situazione inconsueta o si sono resi conto della contraffazione. I due, cittadini romeni di 53 e 35 anni con precedenti specifici (alcuni proprio per tentativi di vendita di cellulari contraffatti), sono stati denunciati per ricettazione, introduzione nel Paese e commercio di prodotti con marchi contraffatti e per tentata truffa. Sotto sequestro i cellulari. I due risultano residenti nel Milanese e per questo è stato avviato anche il procedimento per il foglio di via.

Nel tardo pomeriggio, invece, due uomini sono stati scoperti e denunciati dai carabinieri. Uno dei due è il 35enne fermato precedentemente dalla polizia. I militari della stazione dell’Arma cittadina sono intervenuti al parco del Vecchio passeggio. Hanno sottoposto a controlli i due, entrambi cittadini romeni 35enni, e hanno trovato tre cellulari apparentemente della Samsung che, spiegano dal comando, i due stavano cercando di piazzare in giro a un prezzo di 50 euro. Dopo le verifiche i carabinieri hanno sequestrato la merce contraffatta e fatto partire nei confronti di entrambi una denuncia per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

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