Commercianti e artigiani infuriati col Comune: 'No al rincaro della Tari'
Le associazioni del Commercio e dell’Artigianato fanno fronte comune contro l’aumento della Tassa rifiuti previsto dall’amministrazione e chiedono al Comune di attivare, da subito, un tavolo di confronto. Una protesta formalizzata con una lettera ufficiale che Asvicom, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti hanno indirizzato al sindaco Galimberti e alla Giunta. Un documento in cui si lamenta che, per il 2016, è previsto un ulteriore aumento della tariffa pari al 3,5 per cento. Un incremento che rende ancora più onerosa e ingiusta una imposta che grava pesantemente sulle piccole e medie imprese e su quelle di alcuni settori (come ristorazione, comparto alimentare e fioristi) in particolare. “Erano state condivise misure per rendere più equo il calcolo della tariffa – indicano le Associazioni di categoria – ma quegli impegni sono disattesi dal Comune”.
In particolare, citando un documento redatto dal comune nell’agosto del 2014, si richiama la volontà di “avviare, a campione, una attività di pesatura” così da poter definire in maniera meno arbitraria i “coefficienti” che portano al calcolo della Tari. Nello stesso documento Galimberti e la Giunta si impegnavano a “valutare sistemi utili a consentire la rilevazione puntale così da poter creare – per gli utenti – una corrispondenza tra rifiuti prodotti e quanto dovuto per il loro smaltimento”: Una misura che, peraltro, rispecchia appieno la “filosofia” della tariffa.
Infine il Comune aveva promesso il “controllo dell’effettiva economicità del servizio offerto dalla società che attualmente ha in appalto la raccolta dei rifiuti”. Una analisi – assicurano le Associazione – che non ci è mai stata presentata.
Per tutte queste ragioni i firmatari della lettera di protesta chiedono la convocazione urgente di un tavolo di confronto. L’obiettivo è quello di sempre: arrivare ad una più equa tariffazione del servizio di raccolta rifiuti non domestici e ad una maggiore trasparenza nell’attribuzione degli oneri in carico alle imprese”.