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I 15 anni di Aida contro la violenza sulle donne: celebrazioni

L'attuale consiglio direttivo di Aida

Il 12 giugno l’Aida-Associazione incontro donne antiviolenza festeggerà il 15esimo anniversario della fondazione. Due gli appuntamenti previsti. Alle ore 18,30 nella sede Aida di via Palestro 34 si svolgerà la premiazione del concorso letterario Iris indetto da Aida–Gruppo giovanissime in collaborazione con gli studenti del liceo Manin e ci sarà la consegna dei fondi raccolti da Uisp in occasione della Corsa rosa. Alle 21 nella sala San Vitale di piazza Sant’Angelo concerto delle Pink voices con Mimma D’Avossa e Marco Somenzi.

“Nel 2001 a Cremona un gruppo di donne ha dato vita a un’associazione destinata a diventare un importante punto di riferimento per le donne vittime di violenza – ricorda in una nota l’Aida -. L’impegno, la passione, le competenze delle volontarie hanno permesso di dare maggiore concretezza all’idea iniziale e di offrire un sostegno sempre più qualificato alle donne nel loro percorso di uscita dalla condizione di violenza”. “Sono stati quindici anni di impegno accanto alle donne vittime di violenza – sottolinea l’associazione – . Violenza domestica, violenza psicologica, economica, violenza sessuale, molestie, stalking… Le volontarie hanno ascoltato circa un migliaio di donne: laureate, diplomate e non, lavoratrici dipendenti o autonome, casalinghe e pensionate, spesso con figli. Donne con storie, situazioni, possibilità e scelte diverse, ma tutte accomunate dalla stessa condizione di sopraffazione da parte del marito, del compagno, del fidanzato, dell’ex o del datore di lavoro”.

“Le volontarie di Aida sono state per molte donne l’inizio di un percorso per ritrovare l’autostima, le energie, le risorse, la consapevolezza per valutare e scegliere che cosa fare e come fare – si legge ancora nella nota -. Le operatrici del Centro Antiviolenza non giudicano, non forzano verso alcuna scelta, ma accompagnano le donne nell’individuare la strada da percorrere, attivando un sostegno personalizzato con la consulenza delle avvocate, delle psicologhe, con l’informazione e l’affiancamento nei rapporti con le forze dell’ordine, i servizi sanitari, sociali, del lavoro o del terzo settore, indispensabili quando vi è la necessità o l’urgenza di mettere in protezione donne e bambini. Ora Aida sta lavorando, con l’aiuto della Rete Territoriale Antiviolenza, anche alla realizzazione di una casa rifugio ad indirizzo segreto, concepita per offrire alle donne un luogo sicuro, in cui sottrarsi alla violenza maschile”.

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