Cronaca

Lotta nutrie, animalisti in rivolta contro omonimia tra associazioni

Una questione di ‘quasi’ omonimia tra una associazione che difende gli animali e una che fa consulenza ai cacciatori, potrebbe aprire una vertenza legale, sul tema dell’eradicazione delle nutrie. il caso è sollevato da Francarita Catelani, storica presidente di Una Cremona – Onlus (Uomo, Natura, Animali) associazione che da 30 anni svolge attività di tutela degli animali, nei confronti di un’altra “Una”, dove la A finale sta però per Ambiente e non per Animali. Inoltre la prima è un’associazione onlus, la seconda una Fondazione il cui esperto, Daniele Bertoni, sta svolgendo una serie di corsi di formazione per cacciatori per conto della Provincia, sul tema della biodiversità; l’ultimo a Cremona in san Vitale, lo scorso 31 maggio. Altri due sono in programma a Cremona e  Crema.

“Questa Fondazione – afferma Francarita Catelani in varie lettere indirizzate ai giornali – utilizza nome e logo simili a quelli della nostra associazione nota da oltre 30 anni per le sue molteplici azioni in difesa di tutti gli animali. Che il comandante provinciale (ma la Provincia non dovrebbe essere defunta?) abbia reperito questa fondazione romana infilandola a Cremona è un caso assai strano che desta sospetti a molti.
Oltre ai risvolti di carattere legale, chiediamo ai molti cittadini che ci conoscono di non farsi ingannare credendo a un nostro coinvolgimento in un progetto che consiste (da parte di una fondazione sedicente protezionistica) nel fornire cacciatori di nutrie”.

Il comandante della Polizia provinciale, Marco Barborini, chiamato in causa, si chiama fuori dalla querelle: “La Provincia – spiega – sta ultimando i propri progetti sul tema dell’eradicazione delle nutrie in quanto ha perso ogni competenza sul tema, di natura sanitaria e non ambientale. Da quest’anno la competenza è passata ai Comuni e dell’autorità sanitaria (Ast ex Asl, ndr). La Fondazione Una svolge questi incontri in maniera gratuita, rivolti agli operatori accreditati di tipo A (ovvero munito di porto armi uso caccia in corso di validità e regolare copertura assicurativa per infortuni e responsabilità civile verso terzi per l’attività di contenimento delle specie invasive tramite arma da sparo, anche al di fuori del periodo di caccia all’utilizzo di armi) e di tipo B per l’uso delle gabbie”.

 

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