Lettere

Operatori igiene ambientale
di Linea Gestioni in sciopero:
'Le nostre motivazioni'

da Rsu Igiene Ambientale di Linea Gestioni

Egregio direttore

è stato indetto il giorno 30 maggio lo sciopero per tutti i lavoratori del settore igiene ambientale, meglio conosciuto come raccolta del rifiuto porta a porta, spazzamento delle strade, smaltimento del rifiuto e gestione delle piattaforme ecologiche.
Questi servizi quel giorno non saranno tutti garantiti a Cremona, né a Crema e neppure in tutti i comuni della Lombardia.
Le persone che svolgono un servizio pubblico sotto lo sguardo di tutti sono anche “prede facili” alle critiche, in quanto in quel momento rappresentano il gestore del servizio e quindi criticati per un mal funzionamento del sistema nel quale loro sono solo un piccolissimo ma indispensabile ingranaggio. Il sistema come tutte le realtà è “astratto”, il singolo cittadino non andrà mai a colloquio privato dal Presidente di una importante azienda a lamentarsi, preferisce l’ingranaggio più piccolo perché è alla sua portata.
Abbiamo visto il nostro lavoro cambiare sotto nuove direttive regionali ed europee per migliorare lo smaltimento rifiuti, ma questa trasformazione ha peggiorato le condizioni di lavoro rendendole più usuranti per la persona. Vogliamo condividere con tutti voi il nostro disagio di lavoratori.

Le regole con cui viene gestito il nostro lavoro sono cambiate, ma non per questo intendiamo rinunciare a lavorare con dignità. Continueremo a lottare per mantenere la dignità del lavoro. La persona, il lavoratore deve essere la risorsa dell’azienda e non un mezzo per il business del rifiuto. Solo rimanendo una risorsa per le aziende possiamo avere diritti.

Siamo come molte altre categorie in attesa del rinnovo contrattuale. Un rinnovo contrattuale che si è trasformato in uno scontro fra chi vuole ribadire l’importanza del contratto unico per tutte le persone che fanno il nostro lavoro e chi punta solo alla diminuzione del costo del lavoro.
Fra chi vuole un miglioramento nelle tutele dei lavoratori e chi vuole solo tagliare il costo del personale.
Fra chi punta ad un miglioramento della salute e della sicurezza sul posto del lavoro e chi bada solo a quanto può risparmiare sul costo di chi lavora.
Fra chi vuole garanzie del posto di lavoro e chi vuole discutere solo di risparmio a spese dei lavoratori.

Dopo mesi in cui i sindacati C.G.I.L, C.I.SL., U.I.L. e FIADEL hanno avanzato proposte per arrivare ad un possibile accordo con le organizzazioni datoriali Utilitalia (per le aziende pubbliche) e Fise (per le aziende private) che hanno posto come unico elemento il costo del lavoro. Siamo arrivati ad un punto di rottura.

Sappiamo quanto il nostro lavoro sia importante per la qualità ambientale della nostra città ma non riuscendo a spostare il centro della trattativa sulla qualità del servizio e quindi sulle tutele del lavoro da noi svolto siamo di fatto obbligati a scioperare.

Scioperiamo per potervi dare un servizio migliore.

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