Cronaca

Don Calvi nuovo vicario generale, don Maccagni vicario clero e pastorale

E’ arrivato proprio in queste ore l’annuncio ufficiale da parte del vescovo monsignor Antonio Napolioni, rispetto al nome del nuovo vicario generale. Si tratta di  don Massimo Calvi, sino ad oggi vicario giudiziale e parroco di S. Sebastiano a Cremona. Il vescovo lo ha comunicato al termine della Messa pontificale al Santuario di Caravaggio di questa mattina, in occasione dell’anniversario dell’apparizione di S. Maria del Fonte. Altra nomina è quella di don Gianpaolo Maccagni, finora parroco di S. Francesco d’Assisi e vicario della Zona pastorale VI, che diventa ora vicario per il clero e per il coordinamento pastorale. A settembre avrà luogo l’insediamento ufficiale dei due sacerdoti.

Il vescovo, in un comunicato, evidenzia che si tratta di nomine “che ho ritenuto di poter e dover compiere, per intraprendere con maggior chiarezza e decisione il cammino pastorale cui siamo chiamati”. Non è mancato naturalmente il ringraziamento nei confronti di monsignor Mario Marchesi, monsignor Mario Barbieri e don Irvano Maglia, che hanno svolto a lungo questi delicati incarichi con grande senso di responsabilità, meritando la fiducia e la stima del mio predecessore e dell’intera comunità diocesana”.

Il vescovo spiega che “le nomine odierne sono maturate nelle innumerevoli occasioni di incontro e dialogo che, in questi mesi, ho avuto soprattutto con i sacerdoti, oltre che con gli organismi di partecipazione ed altre realtà ecclesiali. Un’ampia consultazione nel presbiterio, proposta nel Giovedì Santo, ha fornito abbondanti elementi di analisi e prospettiva. Tutti ci siamo messi in preghiera, nelle diverse zone della diocesi, perché fosse lo Spirito di Dio a guidarci nelle scelte e nelle risposte da dare. Ed ora, con umiltà, compiamo i passi che in coscienza crediamo corrispondano al bene dei fedeli. Senza attendere oltre, perché nei prossimi mesi  occorre provvedere con lungimiranza a parrocchie vacanti ed incarichi da aggiornare”.

Le scelte fatte dal vescovo sono in linea con quanto già aveva espresso mesi fa: “il chiaro intento di aver massima cura della vita del presbiterio, della formazione dei sacerdoti, dei diaconi e dei seminaristi, nel quadro di una pastorale sempre più organica, in spirito di comunione e nello stile di una quotidiana collaborazione sul territorio. Questi obiettivi fanno da criterio anche per comprendere alcuni aspetti dei nuovi incarichi: mentre il Vicario generale “con la potestà ordinaria di cui è munito a norma del Diritto, presterà il suo aiuto al Vescovo nel governo di tutta la diocesi” (CJC can, 475 §1), il Vicario episcopale privilegerà la cura del presbiterio, con attenzione alla vita, alla formazione, al ministero dei sacerdoti, specie man mano che nel territorio occorrerà una feconda revisione delle forme di presenza e servizio. Entrambi affiancheranno il Vescovo nello sviluppo di una metodologia di lavoro che privilegi l’ascolto e il dialogo, il discernimento comunitario, per assumere con chiarezza e serenità le ulteriori determinazioni necessarie al bene delle comunità e della loro evangelizzazione”.

“Affinché il Vicario generale mantenga una viva attenzione alla pastorale ordinaria, per il momento resterà parroco in città, mentre al Vicario episcopale per il clero e il coordinamento della pastorale si chiede un servizio a tempo pieno nell’animazione e cura del presbiterio” spiega ancora il vescovo.

“I nuovi Vicari – conclude il vescovo – potranno collaborare sin da ora con il Vescovo nel discernimento circa le ulteriori nomine da confermare o aggiornare, sia per quanto riguarda gli Uffici diocesani sia per le Parrocchie e le altre realtà cui provvedere a breve. Anche i Consigli diocesani, presbiterale e pastorale, verranno rinnovati nei prossimi mesi. Confido, così, di poter iniziare il prossimo anno pastorale non con l’incertezza ma con l’entusiasmo che ci permetta di camminare insieme verso il futuro che Dio ci prepara”.

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