Lettere

Nuovo governo Monti, ben ritrovati stile e dignità

da Lucia Zanotti

Vorrei fare alcune osservazioni sulla svolta “storica” del nostro Paese e del nuovo Governo Monti.

Innanzitutto : BEN RITROVATI stile e dignità. Da questo gruppo di accademici  non vedremo più diti medi  alzati, non udremo più parolacce, pernacchie, né vedremo prostitute in auto blu entrare ed uscire dai palazzi di governo. Avevamo bisogno di ritrovare stile, rigore, dignità e soprattutto cultura.

Che poi questo governo tecnico-accademico farà miracoli, non sta a me dirlo . Ora lasciamolo lavorare.

La seconda osservazione è quella inerente le dimissioni di Berlusconi.

Si parla di colpo di mano, di golpe da parte di Napolitano. In realtà il governo Berlusconi non aveva più la maggioranza in Parlamento, quindi le sue dimissioni erano doverose. Aleggia un’aria di vittimismo che porta a vedere in Berlusconi il capro espiatorio per l’innalzamento dello spread. E’ vero, lo spread non si  è abbassato con le sue dimissioni, ma la situazione è globale , a livello europeo e non solo italiano. Diciamo che in Italia, oltre allo spread, il Governo inaffidabile agiva da ulteriore deterrente sui mercati. Non facciamo quindi passare Berlusconi  una vittima sacrificale, come invece ha fatto lui nel suo ultimo discorso alla Nazione.

La terza riflessione molto più impegnativa è quella che riguarda il futuro della politica. La globalizzazione ha portato l’economia a prevaricare sulla politica. Non solo in Italia , ma la politica sembra aver fallito il suo compito nella completa incapacità a gestire l’attuale crisi.

Il problema futuro sarà quello infatti di ristudiare il ruolo della politica alla luce delle nuove situazioni che si sono venute a creare sullo scenario mondiale. Quando sento un banchiere cinese che vede nell’Italia un terreno di conquista unicamente dal punto di vista economico, la cosa mi spaventa e mi umilia. IL trend  attuale è quello infatti di giudicare i Paesi solo nella loro dimensione economica.

Io credo nelle forze giovani e nei futuri dirigenti, anche perché dalla base stanno nascendo movimenti  contrari al trend finanziario senza scrupoli, allo spreco, all’ingiustizia e allo squilibrio tra povertà e ricchezza. La vecchia politica ha fatto il suo tempo. Ai giovani il compito quindi di attuare una mediazione tra il desiderio di equità e la gestione della Finanzia speculativa. E non è poco.

Un’ ultima osservazione puramente personale:  quel gruppo di seri professori accademici, chissà perché, mi ha fatto pensare a come si erano sentiti i nostri predecessori di fronte ai Padri della Costituente.

Buon lavoro professori!

 

Lucia Zanotti

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