Cronaca

Caos-segnaletica e rotatoria stretta: ancora critiche su via Brescia

Continuano a piovere critiche sulle modifiche viabilistiche di via Brescia, e non solo in merito al sottopasso su cui pende la trattativa Comune-Regione in merito ai cambiamenti effettuati in corso d’opera, che potrebbe portare allo storno di 450 mila euro di finanziamento ai danni del Comune. La rotatoria ‘allungata’ all’incrocio tra via Gallazzi e via Vecchia Dogana, su cui i mezzi di grosse dimensioni sono costretti ad ‘inciampare’ è una delle lamentele più volte segnalata da residenti e non solo. Se ne fa portavoce il segretario cittadino della Lega Nord, Pietro Burgazzi, che rivela questa ed anche altre anomalie al limite di legge. Ad esempio, relativamente ai dossi nel sottopasso, “l’art. 179 del regolamento del codice della strada – scrive Burgazzi, recita che ‘ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento’; evidentemente la Giunta oltre a non far passare ambulanze e mezzi operativi dei Vigili del Fuoco, intendeva estendere il divieto anche ai mezzi di emergenza con altezza inferiore ai due metri e quaranta (auto medica, Polizia, Carabinieri, Polizia Locale ecc). “Ridicolo – aggiunge ancora – il limite di velocità di 20 Km/h: con una pendenza dell’11% chissà quanti sono i ciclisti trasgressori”.

Sempre l’eccessiva pendenza renderebbe impossibile, secondo Burgazzi, il transito delle carrozzine dei disabili, in contraddizione con la dichiarata volontà del Comune di agevolare l’utenza debole; eccessivamente confusa, infine, la segnaletica messa di fronte all’ingresso del sottopasso. Entrando da via Brescia, ad esempio, “ci sono due segnali di obbligo contrastanti: uno indica la direzione obbligatoria a destra e uno la circolazione a rotatoria. Sono a mio avviso, tra di loro incompatibili e illogici: il primo, probabilmente messo in relazione con il limite di transito ai veicoli più alti di metri 2.40, li obbliga, chissà perché, a girare a desta e entrare nel quartiere di Borgo Loreto anziché utilizzare la rotatoria per tornare indietro, rispettando peraltro il cartello posizionato sulla destra”.

 

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