Cultura

Musica: da oggi al via le richieste per il Bonus Stradivari

Da oggi, giovedì 28 aprile, è possibile richiedere sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’utilizzo del bonus Stradivari che consente un contributo una tantum agli studenti dei conservatori di musica e degli istituti pareggiati – quindi anche il Monteverdi di Cremona –, del valore di 1.000 euro, sotto forma di sconto per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo nell’anno 2016, coerente con il corso di studi. Ad annunciarlo, è il consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Carlo Malvezzi. L’utilizzo del bonus è richiesto dai rivenditori o produttori di strumenti musicali da cui gli studenti hanno effettuato l’acquisto, attraverso il servizio telematico Entratel o Fisconline dell’Agenzia delle entrate (per info: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/nsilib/nsi/documentazione/provvedimenti+circolari+e+risoluzioni/provvedimenti/2016/marzo+2016+provvedimenti/provvedimento+0803016+strumenti+musicali/Provvedimento+n.+36294_2016.pdf).

“Si tratta di una misura che complessivamente stanzia 15 milioni di euro e offre un sostegno concreto alle famiglie degli allievi che intraprendono un percorso formativo in uno dei campi più rappresentativi del made in Italy e della stessa Lombardia, frutto del lavoro dell’onorevole Raffaello Vignali, di Area Popolare-Ncd, promotore dell’iniziativa– ha proseguito Malvezzi –. Il bonus Stradivari si affianca ad un altro importante contributo, questa volta voluto e approvato da Regione Lombardia, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Parolini (Ncd): un bando, in uscita a giugno, che mette a disposizione 1 milione di euro e sarà rivolto alle micro e piccole imprese della filiera musicale”.

Secondo Malvezzi, le due misure (bonus agli allievi e contributo alle PMI musicali) confermano la volontà di sostenere e puntare “sull’artigianato artistico in quanto filiera di eccellenza in Italia e in Lombardia, che purtroppo ha subito, anche recentemente, i morsi della crisi. Famiglia e impresa, del resto, sono i due soggetti a cui abbiamo sempre guardato con favore. Non da ultimo, queste misure sostengono i luoghi dell’apprendimento artistico, conservatori e istituti pareggiati, per i quali è attesa una riforma da molti anni. Il valore dell’educazione musicale e della produzione dei relativi strumenti – ha concluso il consigliere di Ncd – sta nel diffondere la cultura e la conoscenza della tradizione musicale intesa come opportunità di sviluppo presente e di prospettiva”.

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