Lettere

'Lgh-A2A, dal Comune
il silenzio assoluto'

da Marcello Ventura

Ormai le notizie sulla trattativa A2A-LGH si perdono nella notte dei tempi.
Da quel famoso 23 marzo 2016, data in cui sarebbe dovuto svolgersi la capogruppi con funzione di commissione consiliare sullo stato dell’arte fra A2A-LGH e rimandata per la finta manifestazione di solidarietà al Belgio, il silenzio è assoluto.
La capacità di questa amministrazione di insabbiare ciò che comporta loro problemi è da oro olimpico. Le uniche due notizie uscite in modo trionfale dalla bocca del Professore nei due ultimi consigli comunali, riguardano il documento su sistema ambiente Lgh-opzioni strategiche di sviluppo sull’inceneritore e la ristrutturazione del debito di AEM che verrà condivisa ( parola appena imparata dopo 2 anni di mancata trasparenza ) nei prossimi consigli comunali.

Partiamo dal primo; non è altro che un tavolo creato apposta per accontentare l’Assessore Manfredini A. che nella relazione dopo uno sbrodolamento inutile di dati ed ipotesi, arriva a quella conclusione che ormai è definitiva e arrivata da più parti: non si chiude fino al 2024 alla faccia di quello sbandierato in campagna elettorale ( 3 Anni )  e poi chi lo sa cosa succederà!!! Solita bella figura ed in più inutile visto che nel 2024 LGH non ci sarà più e deciderà A2A.

Riguardo al secondo sulla ristrutturazione del debito di Aem, l’annuncio non corrisponde al vero: ad oggi si sa solo che è stato scelto un professionista per di più di Milano. Cosa ci sta  a fare Siboni? Nessuna trattativa è ancora cominciata.
Ma invece di questo trionfalismo utilizzato oggi, non si poteva prendere in analisi la situazione quando Siboni è stato nominato? Perchè si sono persi 2 anni? Perchè questo disinteresse rifiutando proposte di banche  e questa sottovalutazione della situazione che avrebbe portato possibili conseguenze nei rapporti con LGH, i soci e i terzi?

Perchè il rag. Mazzini che per anni è stato contemporaneamente Vice direttore generale di AEM e a.d. di LGH ha sottaciuto la situazione? Cosa si nasconde attraverso questo comportamento che potrebbe sfociare in una procedura concorsuale per AEM?

La cosa che mi stupisce di più è che il management di AEM è andato in continuità sotto un unico indirizzo politico ( PD ) praticamente da sempre ma sicuramente negli ultimi 10 anni, e nulla è emerso della situazione che si stava creando e si stava ormai incancrenendo fino a livelli insostenibili. Il mistero è la cappa di omertà sul tema negli anni che riguarda la politica, gli stakeholder, le istituzioni e tutti gli addetti ai lavori.

Ritornando alla ristrutturazione del debito, sembra che A2A si sarebbe dovuta offrire per mediare con gli Istituti di Credito che dicevano no o facevano difficoltà alla ristrutturazione. Cosa ci sta a fare Siboni? Badate bene che la ristrutturazione deve essere comunque accettata, non basta farla e per la sua asseverazione vengono a dilatarsi di molto i tempi perché in alcune banche deve passare anche attraverso i comitati.
Ricordiamoci che in tutto questo, fra le 3 condizioni sospensive poste da A2A c’è anche la presentazione entro 90 giorni dalla firma dell’accordo e quindi entro il 4 giugno 2016.
Come è possibile che non sanno ancora da che parte cominciare? In più già dagli albori, l’accordo iniziale è stato fatto con pressapochismo e superficialità da chi ha condotto l’operazione. Nel privato sarebbero già andati a casa.
Come non sarebbe più al suo posto chi ha commesso l’errore di 17-18 milioni a Linea Più: non si mette a repentaglio la valutazione di un’azienda per un cambio di software sotto vendita dell’azienda stessa.

Questo ha portato l’indebitamento che in quel momento era di euro 350.000,00 a euro 395.000,00 circa.
Si arriva così a ridurre l’offerta da parte di A2A da 125.000.000,00 a 113.000.000,00 che poi in definitiva sarà di  90-95 milioni per gli earn in-earn out, insieme a quell’altra scellerata operazione di acquisto del teleriscaldamento di Crema per 4.000.000,00 più altri 18.000.000,00 di mutui ( totale 22.000.000,00 ).
Crema ride e ringrazia ancora adesso. Ha scaricato il passivo e incasserà soldi dalla svendita di LGH.

In definitiva tutti hanno di che beneficiare alla fine di questa svendita, tranne Cremona che non incasserà nulla per colpa di mala gestio perpetrate nel tempo che hanno affossato i 100 anni di storia della nostra municipalizzata. Tralasciamo al momento i problemi di governance, di territorio, occupazionali e sociali. E il Professore insieme al quadrumvirato e alle loro forze politiche, gongola.

I cremonesi ringraziano.

Marcello Ventura
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale

© Riproduzione riservata