Cronaca

'Il fisioterapista mi ha molestato': Alle Iene la denuncia di una cremonese

Molestata dal fisioterapista, si è rivolta alle Iene, che hanno documentato il tutto in un servizio andato in onda domenica sera. Protagonista una cremonese, Sofia Mangiarotti, ex insegnante di ginnastica, trasferitasi a Grosseto 10 anni fa. Nel video trasmesso, si vede il professionista alle prese con la paziente sdraiata sul lettino, mentre compie manovre strani, che molto somigliano ad approcci di tipo sessuale. Atteggiamenti che due terapisti chiamati in trasmissione dalle Iene hanno giudicato decisamente irrituali.

“Mi sono sentita usata e ho provato sofferenza, vergogna e disagio nei confronti del mio corpo” ha raccontato la donna, nel rivelare la sua storia. Dopo il trasferimento a Grosseto, sono iniziati i problemi di salute e ha scoperto di avere una malattia autoimmune. Di qui la necessità di farsi seguire da un fisioterapista. Secondo la testimonianza della donna, “I primi trattamenti sono stati abbastanza normali. All’epoca andavo da lui una volta ogni mese e mezzo, dunque con una frequenza sporadica”.

Poi il numero di sedute è incrementato, e sono iniziati i problemi. “Notavo degli atteggiamenti ambigui, ma inizialmente continuavo ad andare là da lui perché non ne capivo esattamente la natura. Vedevo che traevo giovamento dai trattamenti”. Eppure, secondo Sofia, in quelle sedute iniziavano a manifestarsi “degli incidenti evitabili. Aveva cominciato ad “appoggiarsi” in corrispondenza delle mie mani, mentre io ero sdraiata nel lettino”.

Altra cosa strana, la richista del professionista che la donna restasse a seno nudo durante le sedute. All’inizio lei, nonostante il disagio, aveva creduto servisse per la terapia. Poi però erano iniziati i contatti con le sue parti intime.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha convinto la donna che qualcosa non andava è stata un ultimo episodio. “La cosa più eclatante che mi ha lasciato sconvolta e sotto choc è quando lui mi ha abbassato mutande e leggins e poi mi ha chiesto di mettermi su un fianco con le gambe piegate” ha raccontato la donna. “Mi ha toccato. Per me questo episodio è stato devastante. Sono rimasta bloccata, sconvolta, volevo che tutto finisse il prima possibile, volevo andarmene. Al termine della seduta sono andata a pagare ho pensato: non può finire così. E mi dicevo pure: ma perché pago? Mi sentivo sporca”. Sofia ha interrotto le sedute e ha dovuto rivolgersi ad un’amica psicologa, ad un’avvocato e infine a un’associazione per la difesa delle donne. Ma non ha concluso nulla. Di qui la decisione di rivolgersi alle Iene e girare quel video, con cui ha poi denunciato pubblicamente la situazione.

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