Economia

Cr-Mn: minori costi per 200 milioni e 10 anni per l'esecuzione anziché 25

200 milioni di risparmio rispetto al progetto di dieci anni fa, accorciamento dei tempi di esecuzione da 25 a 10 anni, dotazioni tecnologiche che consentono una diminuzione dei costi. La nuova proposta progettuale per l’autostrada Cremona Mantova è stata presentata oggi pomeriggio in Provincia dai tecnici di Stradivaria, la società nata da Centropadane appositamente per realizzare l’opera. “L’incontro che ho voluto promuovere era finalizzato alla presentazione delle ultime modifiche apportate al progetto originale della Cremona-Mantova che, nell’attuale versione, consente notevoli risparmi, pari 200 milioni di euro, quotando complessivamente circa 822 milioni”,  ha precisato il presidente Carlo Vezzini. La diminuzione dei costi rispetto al progetto iniziale è dovuta all’aggiornamento dei prezzi, agli sviluppi tecnologici come l’introduzione recente del free-flow che elimina i caselli tradizionali grazie a lettura targhe e telepass, eliminazione di costi di gestione, revisione di opere d’arte, progettazione di nuove pavimentazioni, lo stralcio di impianti non più strategici all’attuale opera e l’accorciamento temporale dei lavori in 10 anni anziché 25, con una proposta meno impattante, rispetto al progetto iniziale approvato, per la provincia di Mantova e risparmio di suolo. Il nuovo tracciato dell’opera non è ancora stato diffuso: da quanto si apprende le principali modifiche riguardano l’area limitrofa a Mantova, con passaggio a nord anziché a sud del capoluogo, cosa che sarebbe meglio accettata dai Comuni. Il tracciato cremonese rimarrebbe quasi invariato.

Erano presenti all’incontro i presidenti delle Province di Cremona, il coordinatore Massimo Placchi, il dirigente di Settore Patrizia Malabarba con tecnici, i consiglieri provinciali, i referenti di Autostrade Centro Padane SpA, nelle persone del Presidente, Bruno Bedussi, del Direttore Generale, Alessandro Triboldi, del Direttore Tecnico Roberto Salvadori, e di Stradivaria S.p.A., nella persona del Presidente, Alberto Sciumé.

Un tema sollevato da Vezzini è il futuro di Centropadane, “considerato, afferma il presidente, che la sua mission era gestire la concessione A21, ora passata al gruppo Gavio con la società Autovia Padana. Tenendo conto che Centropadane possiede il 59% di quote di Stradivaria, la società che la concessione per realizzare l’autostrada Cremona-Mantova, opera strategica a livello regionale ed inserita nel Piano regionale della mobilità, gli scenari possibili sono due principalmente: o Centropadane si mette in liquidazione o si fonde con Stradivaria”.

Conclude Vezzini: “Ora la parola passa alla Regione, agli incontri che a breve ci saranno ed alla Conferenza di Servizi che abbiamo chiesto, tenendo conto come l’autostrada Cremona – Mantova sarà ancor più funzionale tra A21 ed A22, la connessione alla Tibre e quanto si sta sviluppando rispetto alla viabilità che da Cremona porterà all’Adriatico con nuovi tracciati”. Nel corso della riunione si è inoltre preso atto di un incontro che si terrà a breve in Regione Lombardia con l’assessore Alessandro Sorte e della necessità di una conferenza dei Servizi proposta dai presidenti delle Province di Brescia, Cremona e Mantova.

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