Burgazzi: 'No a proventi delle multe per canile'. Manzi: 'Legge lo prevede'
I proventi delle multe non possono essere utilizzati come meglio crede un Comune, ma sono vincolati per legge a migliorìe stradali e rafforzamento della sicurezza. Lo ricorda al Comune, all’indomani della presentazione del Bilancio 2016, il segretario cittadino della Lega Nord Pietro Burgazzi. “Caro signor sindaco – scrive Burgazzi – visto quanto riportato nel bilancio di previsione riguardante gli introiti contravvenzionali ammontanti come previsione a circa 3 milioni e mezzo di euro, la invito a leggersi bene l’art. 208 del Codice della Strada, il quale prevede che i proventi vadano ripartiti in opere x migliorare strade, segnaletica, marciapiedi, piste ciclabili, passaggi pedonali illuminati, ma non parla di stanziamenti per il canile né tantomeno per tamponare altri buchi. Inoltre si parla di sicurezza e in parte per il corpo di polizia municipale al fine di migliorarne le varie attività. Pertanto le chiedo come segretario cittadino della lega Nord, di reperire da altri settori il giustissimo aiuto per il canile”.
Proprio l’argomento canile, che in passato ha dato adito alla annosa vicenda giudiziaria per maltrattamenti e uccisioni di animali, tornerà d’attualità lunedì prossimo in consiglio comunale con la risposta all’interrogazione dei leghisti Carpani e Fanti, presentata il 23 dicembre scorso.
AGGIORNAMENTO – “La Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti Lazio, con proprio parere n.142/2011, ha dato una interpretazione ‘evoluta’ all’articolo 208 del codice della strada. La Corte dei Conti Lazio ha infatti stabilito che gli oneri iscritti a bilancio relativi alla custodia e alla vigilanza dei cani randagi, intesi questi quali potenziali ostacoli alla sicurezza stradale, possono essere finanziati con i proventi delle violazioni del codice della strada”. Così l’assessore al bilancio Maurizio Manzi risponde alle critiche del segretario del Carroccio. “Quindi quanto previsto nel Bilancio di previsione del Comune di Cremona, di destinare parte dei proventi derivanti da violazioni del Codice della Strada alla protezione ed asilo in appositi ambiti dei cani randagi, a tutela della loro stessa esistenza ed incolumità è, contrariamente a quanto affermato dal segretario cittadino della Lega Nord, del tutto legittimo. Inoltre, in quanto non arbitrario, non è necessario, come erroneamente richiesto, reperire da altri settori il giustissimo aiuto per il canile”.