Agroalimentare cremonese, export in crescita: +2% in un anno
L’export dell’agroalimentare cremonese cresce del 2% in un anno. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio milanese riferita ai dati lombardi del 2014 e del 2015. Le esportazioni, fra il terzo trimestre 2014 e il terzo trimestre 2015, sono passate da 319.981.982 euro a 326.347.253. Importazioni calate invece del 10%, da 236.584.889 euro a 212.041.301.
“Nel 2015 l’export dei prodotti agroalimentari italiani ha raggiunto la cifra record di 36,9 miliardi di euro, di cui oltre 5 miliardi sono rappresentati dal vino – spiega Giovanni Benedetti, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano e direttore della Coldiretti Lombardia –, in questo contesto la Lombardia può contare su tesori come i grandi formaggi Dop, dal Grana al Parmigiano al Gorgonzola e su una ricca varietà di vini di alta qualità con zone di produzione come la Franciacorta, l’Oltrepò Pavese, la Valtellina, il Mantovano e le colline di San Colombano. E’ questa varietà di territori e di prodotti, insieme a qualità e sicurezza, che ci permette di vincere sui mercati esteri, dal Giappone agli Stati Uniti passando per il nord Europa”.
Aumentano di più in un anno Bergamo (+26%), Sondrio (+18,5%) e Como (+7,3%). In generale le esportazioni lombarde sono stabili rispetto all’anno scorso (+0,2%). La Lombardia ha come primo partner per l’export di prodotti alimentari la Francia, così come Bergamo, Sondrio, Pavia e Lodi. Varese preferisce il Regno Unito, Como la Svizzera, Mantova e Lecco la Germania, Cremona e Monza e Brianza i Paesi Bassi, Milano gli Stati Uniti.
Brescia, Cremona, Mantova e Lodi esportano di più latte e formaggi, Varese pesce lavorato e conservato, Sondrio e Lecco carni, Pavia granaglie e prodotti amidacei, Milano bevande e pane e prodotti da forno, Bergamo vino e bevande, Varese e Monza altri prodotti alimentari (che comprendono zucchero, caffè, tè, cioccolato, caramelle, condimenti, piatti pronti e omogeneizzati).