Cronaca

Casa Pound, 'Finalmente la verità sul 18 gennaio 2015: un agguato premeditato'

“Finalmente viene chiarito e messo agli atti che il 18 gennaio 2015, così come ricostruimmo da subito, ci fu un agguato nei nostri confronti da parte dei militanti del centro sociale Dordoni, che armati di spranghe e caschi aggredirono i nostri ragazzi di ritorno dallo stadio, dove erano andati anche con le famiglie”: questo dichiara CasaPound Italia in una nota diramata nel primo pomeriggio di giovedì, in merito agli atti di chiusura indagini “sull’aggressione organizzata un anno fa dai militanti del Dordoni e giudicata ‘premeditata’ dal pm”.

“Confidiamo che in sede processuale – si legge ancora nella nota – venga dimostrata la totale innocenza dei nostri militanti, costretti senza alternative a difendersi da un raid che, solo per la prontezza dei nostri ragazzi, non ha fatto registrare un numero di feriti più elevato, trasformando l’agguato nella mattanza che gli autonomi avevano programmato” continua il gruppo politico.

“Intanto – prosegue Cpi – prendiamo atto che la verità sta venendo a galla, facendo emergere la linearità dei nostri comportamenti anche dopo quei fatti gravissimi, di fronte ai quali, invece, quelli del Dordoni hanno raccontato ricostruzioni sempre diverse, poi puntualmente smentite dalle indagini, e ritenuto anche legittimo saccheggiare e devastare la città”.

“Ancora una volta si vede con chiarezza da che parte stia chi pensa a fare politica e chi solo a provocare grane. A questo punto ci aspettiamo le scuse di tutti quegli esponenti politici cittadini, sempre proni davanti ai centri sociali locali, che si affrettarono a gridare alla ‘violenza fascista’. CasaPound Italia Cremona – conclude il movimento – è e sarà sempre dalla parte dei cittadini e continuerà a difendere il proprio diritto a esistere”.

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