Cronaca

Piano della sosta, associazioni del commercio deluse: 'Non ha sortito effetti positivi'

Il nuovo Piano della viabilità e della sosta non ha portato gli effetti desiderati. Questa la conclusione a cui sono giunte più o meno tutte le associazioni di categoria del commercio cittadino, analizzando i dati forniti dal Comune sull'incremento del numero di veicoli che usufruiscono dei parcheggi in centro. Le vie del cuore cittadino restano desolatamente vuote.

Il nuovo Piano della viabilità e della sosta non ha portato gli effetti desiderati. Questa la conclusione a cui sono giunte più o meno tutte le associazioni di categoria del commercio cittadino, analizzando i dati forniti dal Comune sull’incremento del numero di veicoli che usufruiscono dei parcheggi in centro. Le vie del cuore cittadino restano desolatamente vuote. Persino al mercoledì, giorno di mercato: tantissime le auto parcheggiate attorno al centro, ma poche le persone che visitano i banchi di piazza Stradivari e limitrofe.

Fausto Casarin, presidente di Confcommercio Cremona, non ha dubbi: “Ultimamente si è registrato un calo per i negozi del centro. Poi ovviamente è difficile dire se questa situazione possa essere imputata alla viabilità o ad altre cause” evidenzia. “Non è sbagliata l’idea della rotazione, ma questa chiusura del corridoio centrale della città penalizza i negozi”. Del resto, chi arriva da via Mantova, via Brescia o via Bergamo non è portato a raggiungere il parcheggio di piazza Marconi, che spesso resta vuoto. Ma anche negli altri parcheggi, vige lo spauracchio della contravvenzione. “Se si sgarra anche di poco con l’orario previsto, scatta la multa. I clienti hanno paura e scelgono di andare al centro commerciale”.

L’auspicio, da parte dell’associazione, è che “il Comune tenga conto dei dati da noi raccolti tra i nostri associati, cercando di guardare al benessere della città e del cittadino prima di tutto. Altrimenti rischiamo che l’emorragia di negozi in centro diventi incontenibile”.

Dura anche la posizione di Asvicom, come spiega il segretario Antonio Pisacane. “I dati che ci ha presentato il comune sono dati scientifici e nessuno li mette in dubbio: c’è la certezza che il nuovo piano della sosta a forte rotazione funziona. Ciò detto, però, non si può giungere alla conclusione che un incremento dei veicoli che sostano nei parcheggi a rotazione corrisponda ad un incremento di persone che fruiscono il centro, perché così non è”. La situazione, per Pisacane, è “esattamente come prima, con un centro vuoto e desolato”.

Insomma, nulla è cambiato. Per l’associazione, aver cambiato la viabilità non è sufficiente. “Nel documento che avevamo presentato nel luglio scorso avevamo dato il via libera alla Giunta per la sperimentazione del nuovo piano, specificando però che non si si può limitare a chiudere il transito in alcune vie, ma bisogna accompagnare il cambiamento con una serie di interventi che rendano il centro più appetibile: un nuovo arredo urbano e la realizzazione di eventi e manifestazioni che portino i cittadini ad essere maggiormente interessati a raggiungere il centro”. Dunque ora urge correre ai ripari: “L’amministrazione ci deve mettere la testa e portare a termine il progetto” conclude Pisacane.

Anche Confesercenti è dello stesso avviso: i dati dell’affluenza ai parcheggi e quelli dell’affluenza al centro sono discordanti. “Se lo scopo di questa ‘rivoluzione’ era di fare in modo che la gente arrivasse più facilmente in centro, direi che l’obiettivo non è stato centrato” evidenzia il presidente, Giuseppe Bini. “Lo abbiamo visto anche nei saldi: all’inizio sembravano andare bene, invece poi tutto si è fermato e i risultati non sono stati rosei”.

LaBos

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