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Calcio, sì all'abbreviato per Conte: sentenza entro fine aprile, inizi maggio

Il gup Pierpaolo Beluzzi, nella terza udienza del maxi processo sul calcio scommesse, ha accolto le sette richieste di rito abbreviato avanzate dai difensori di Conte, Alessio, Veltroni, Pieroni, Previtali, Marilungo e Quadrini. Parola anche al pm di Martino.

Nella foto, il procuratore di Martino e i legali di Conte, Francesco Arata e Leonardo Cammarata
Da sinistra il pm Abbadessa e il procuratore di Martino
Da sinistra il pm Abbadessa e il procuratore di Martino

Il gup Pierpaolo Beluzzi, nella terza udienza del maxi processo sul calcio scommesse, ha accolto le richieste di rito abbreviato avanzate ieri dai legali dell’allenatore della Nazionale Antonio Conte, di Angelo Alessio, il secondo di Conte quando era tecnico del Siena, di Giorgio Veltroni, ex presidente dell’Alessandria, di Ermanno Pieroni, direttore sportivo in B per due stagioni, di Roberto Previtali, ex capitano dell’AlbinoLeffe, dell’atalantino Guido Marilungo e di Daniele Quadrini, ex difensore del Sassuolo. Le discussioni degli abbreviati, che vedranno le richieste di pena del pm, sono state fissate per il 4 e il 5 aprile prossimi, mentre per il 21 aprile, ultima udienza, sono previste le sentenze dei riti abbreviati, le definizioni dei patteggiamenti, che sono una quindicina, e i rinvii a giudizio, oppure i proscioglimenti. In quest’ultimo ambito, ad esempio, si collocano le posizioni dell’ex capitano atalantino Cristiano Doni, del laziale Stefano Mauri, dell’allenatore dell’Udinese Stefano Colantuono, accusato di frode sportiva per un episodio di quando era all’Atalanta, e dell’ex bomber della Nazionale Beppe Signori, che però è ancora in forse in quanto sembra intenzionato a chiedere il patteggiamento. Se le udienze non saranno sufficienti, sono già state indicate altre due date finali: il 9 e il 10 maggio. Il giudice, tra l’altro, deve ancora decidere sulla trentina di richieste di spostamento del processo per incompetenza territoriale avanzate dai difensori nel corso della prima udienza. Finora, nessuna eccezione di incompetenza territoriale è stata avanzata dai legali di Conte, gli avvocati Francesco Arata e Leonardo Cammarata. Oggi, per tre ore, ha parlato il pm Roberto di Martino, affiancato dal suo sostituto Ignazio Francesco Abbadessa. Il procuratore, che parlerà ancora per altre due udienze, ha affrontato il capitolo relativo all’associazione per delinquere e alle questioni di incompetenza territoriale. Per il pm, non potendo individuare il luogo di ideazione dell’associazione, il giudice naturale di questo processo è quello di Cremona, dove è stata iscritta la prima notizia di reato, quando cioè, dopo Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010, l’ex portiere grigiorosso Marco Paoloni, accanito scommettitore, somministrò ai compagni di squadra un ansiolitico
per condizionarne le prestazioni. Si torna in aula il prossimo 21 marzo.

Sara Pizzorni

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