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A2A-Lgh, firmato accordo di cessione, ma Aem dovrà ristrutturare il debito

E' stato sottoscritto nella tarda serata di ieri il tanto atteso accordo per la realizzazione della partnership industriale che porta A2A ad entrare nel capitale sociale di Lgh con una quota del 51%.

E’ stato sottoscritto nella tarda serata di ieri il tanto atteso accordo per la realizzazione della partnership industriale che porta A2A ad entrare nel capitale sociale di Lgh con una quota del 51%. Una giornata intensa, quella di ieri, che ha visto tutte le parti in causa – A2A e i soci di Lgh, Aem Cremona, Asm Pavia, Astem Lodi, Cogeme e Scs Crema – mettersi al tavolino a studiare tutte le clausole del contratto, prima di sottoscriverlo, con riunioni durate ore. Il closing dovrà avvenire entro i prossimi 90 giorni”subordinatamente all’avveramento di alcune condizioni tra le quali l’ottenimento del nulla osta da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato”, si legge in una nota diramata da A2A.

Un accordo che però per il Comune di Cremona contiene dei vincoli non indifferenti. La clausola più importante del contratto, infatti, riguarda proprio la compagine cremonese: stiamo parlando dei 30 milioni di euro di debito maturato da Aem Cremona nei confronti di Linea Group Holding. Condizione sine qua non per concludere l’integrazione, è che la municipalizzata del Comune di Cremona ottenga l’ok dalle banche alla ristrutturazione del debito, che verrà attuata attraverso un piano di risanamento, in bonis, ex articolo 67 della Legge fallimentare. Quindi la società incasserà il 50% dalle vendite delle quote al momento della chiusura dell’operazione e la metà restante sarà legata all’omologa del debito.

Intanto, probabilmente proprio anche a causa del debito cremonese, il prezzo, che verrà corrisposto a Lgh per la cessione  non sarà di 125 milioni come ipotizzato inizialmente, ma di 113 (per il 58% in denaro e per il 42% in azioni A2A). La partnership con Lgh, nel realizzare uno degli obiettivi del piano industriale di A2A nell’ambito del macro progetto delle aggregazioni locali, “rappresenterà la prima attuazione concreta del modello di ‘Multiutility dei territori’ ideato dal gruppo A2A” fa sapere la holding.

lb

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