Cultura

Un mondo da salvare prima che sia tardi: foto Syngenta Award al Museo Civico

Mustafah Abdulaziz, "Water"

Una mostra che ci riporta con un pugno allo stomaco ad una realtà che molti preferiscono ignorare, per comodità, interesse, semplice menefreghismo. E’ “Scarcity / Waste”, inaugurata oggi presso la sala delle Colonne del Museo Civico, rassegna di fotografie vincitrici del concorso internazionale Syngenta Photography Award 2015. Una mostra che esplora il tema “Scarsità-Spreco” collocata opportunamente nella sala che introduce al celebre quadro “reversibile” di Giuseppe Arcimboldo, L’Ortolano. Il fil rouge che unisce la cinquecentesca opera dell’Arcimboldo e le immagini selezionate sta in una contraddizione lampante: da una parte il cibo come elemento determinante della vita di ognuno; dall’altra la distruzione in atto dell’ambiente – che quel cibo deve fornire – da parte dell’uomo.

Impressionanti le immagini della nube di nebbia e smog che avvolge Shangai, nella serie “Particulate Matter” del vincitore della sezione non professionisti, Benedikt Partenheimer. Parla più di qualsiasi discorso la foto vincitrice della sezione professionisti, opera di Mustafah Abdulaziz, “Water”, dove però l’acqua non compare ma è soltanto evocata: l’obiettivo è centrato su tre donne del Pakistan che a fatica tirano la corda per attingere acqua salmastra da un pozzo. “Volevo un soggetto universale – ha scritto l’autore nell’illustrare la scena -. Qualcosa che toccasse tutti  e che facesse provare terrore per il mondo”.

Molto toccanti anche le immagini dei rifiuti tecnologici lasciati in Groenlandia dalle spedizioni scientifiche; le urbanizzazioni selvagge, addirittura all’interno dell’alveo di fiumi, che stanno avendo luogo in Bangladesh; il deserto violato negli Emirati Arabi Uniti, con caseggiati popolari e piloni per superstrade innalzati nel mezzo del nulla; la tremenda tavolozza di colori che in realtà sono residui di plastica tagliuzzati dai denti degli animali marini e poi recuperati sulle spiagge della serie “Soup – Refused” di Mandy Barker.

L’edizione 2015 del Syngenta Photography Award ha coinvolto fotografi professionisti e amatoriali di tutto il mondo per stimolare il dibattito sulle principali sfide che l’umanità si trova ad affrontare: come garantire alle prossime generazioni superfici coltivabili, cibo e acqua a sufficienza quando la quantità di risorse che utilizziamo e di rifiuti che produciamo richiederebbe già oggi un pianeta e mezzo.
L’esposizione delle fotografie premiate in occasione del Syngenta Photography Award 2015 sbarca a Cremona per continuare a mantenere l’attenzione sulle sfide globali alla sostenibilità ora che i riflettori di EXPO 2015 sono spenti, dopo essere stata protagonista nel semestre dell’Esposizione Universale in piazza Gae Aulenti a Milano.

“Per Cremona – ha sottolineato il sindaco Gianluca Galimberti – l’esposizione promossa da Syngenta rappresenta un valido esempio di collaborazione tra pubblico e privato finalizzata a creare nuove opportunità di valorizzazione e di fruizione del patrimonio artistico e culturale cittadino e ad esaltare un’importante azienda, che opera anche sul nostro territorio. È un’occasione che si inserisce a pieno nell’attività culturale ed operativa che stiamo portando avanti sul tema della riduzione dei rifiuti prodotti con l’estensione della raccolta differenziata, del bilancio ambientale, dell’economia circolare e dell’innovazione ambientale con la
vittoria da parte di Cremona, capofila di enti di sei paesi europei, di un bando Horizon 2020”.
“La presenza della mostra a Cremona vuole sottolineare la vicinanza di un’azienda interamente dedicata all’agricoltura come Syngenta al territorio e alle tematiche globali trattate a Expo” – ha poi spiegato Luigi Radaelli, Amministratore Delegato di Syngenta Italia. “Riteniamo sia essenziale tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul fatto che la sostenibilità delle attività agricole e la disponibilità di cibo per le prossime generazioni dipendono dalle scelte che compiamo oggi.” All’inaugurazione hanno preso parte, oltre agli amministratori comunali, anche diverse classi di istituti scolastici cittadini, in particolare del liceo scientifico Aselli e dello Stanga.

INFORMAZIONI SULL’ESPOSIZIONE
Date: 1 marzo-17 aprile 2016
Indirizzo: Museo Civico “Ala Ponzone” – via Ugolani Dati, 4 – Cremona
Orari di apertura: tutti i giorni da martedì a domenica 10 – 17; festivi: 10 – 17
Biglietto Ingresso Museo

Giuliana Biagi

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