Lettere

Foibe, 10 febbraio:
una data
da non dimenticare

da Stefano Foggetti e Marcello Ventura (FdI-An)

10 febbraio, data in cui ricorre il Giorno del Ricordo, una data che permette ad un Paese che per decenni ha nascosto parte della sua Storia di ricollocare con la giusta e doverosa importanza i fatti accaduti durante e dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale al nostro confine orientale. Fatti colpevolmente e deliberatamente oscurati in virtù della peggior politica, quella dell’interesse di parte, dell’equilibrismo, del ritorno sopra tutto e tutti. Una politica che ha lasciato al suo destino migliaia di connazionali, cittadini che non hanno voluto rinunciare alla loro italianità indifferentemente dal loro schieramento ideologico. 350.000 esuli istriani, fiumani e dalmati che hanno dovuto abbandonare non solo le loro case, ma la loro vita, i loro padri, la loro storia. Tutto quello che per secoli ha rappresentato la loro naturale culla di vita.
Un data da non dimenticare, perché per 60 anni questo è stato quello che si è cercato di fare.
Finalmente ci è stata data l’occasione per rimediare, per correggere un errore gravissimo che pesa sulla Storia della nostra Repubblica. Educare le giovani generazioni al ricordo di quello che è accaduto. Insegnare loro la Storia di quei popoli, le loro tradizioni, culture, dialetti, storie. Favorire gli incontri di chi quei tragici momenti li ha vissuti, di modo da poter tramandare le loro testimonianze e farle sopravvivere al Tempo.
Una data importante e da non dimenticare.

 

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