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Final four Champions, ecco le misure Cev: per Cremona serve più di una deroga

CASALMAGGIORE/CREMONA – Sin qui si è vissuto di sensazioni, ma poco di numeri. Eppure una final four di Champions passa anche, o forse soprattutto, da quelli. Ci sono regole, paletti, per i quali la Cev, massimo organismo europeo che regola il volley e dunque un grande evento come l’atto finale della Coppa Campioni, può certamente derogare ma senza esagerare. Ed è da qui che arrivano potenzialmente le brutte notizie per Cremona e per il suo PalaRadi.

Detto tra noi, l’impressione è che, dopo l’attesa iniziale creata dalla deflagrante potenza di una notizia che nessuno si aspettava, il presidente della Pomì Casalmaggiore Massimo Boselli Botturi assieme a sponsor e dirigenti stiano comunque facendo più di un tentativo per tenersi in casa la final four, dunque per piazzare a Cremona le sfide del 9 e 10 aprile. Forse anche convinti dai cori del pubblico contro Conegliano, in tal senso, i dirigenti rosa sembrano cioè considerare il PalaRadi come la prima ipotesi, quella caldeggiata.

Purtroppo però ci sono molti dubbi sui quali si può trattare, anche se resta da capire con quale potere “contrattuale”: una finale di Cev, diversamente da una sfida del girone, richiede infatti, per cominciare, una sala antidoping, e sin qui nulla di male, ma anche una sala stampa differenziata dalla tribuna stampa e una sala per le tv. Strutture che al momento al PalaRadi non ci sono e andrebbero ricavate, togliendo però spazio al resto, senza dimenticare merchandising, angolo sponsor, che la Cev importerà in gran quantità, varie ed eventuali.

Sono tuttavia altri numeri a fare tremare per davvero il PalaRadi: la Cev impone che il campo da gioco, inteso come il rettangolo regolamentare sommato a ciò che sta attorno – per intenderci, i metri che corrono fino ai led pubblicitari e alle tribune – misuri come minimo 25 metri di larghezza, 37 di lunghezza e 9 di altezza. Il PalaRadi risponde solo a quest’ultimo requisito, essendo il palazzetto di Cà dè Somenzi alto 10 metri. Per il resto non ci siamo né sulla larghezza (che misura 19.30 metri) né sulla lunghezza (siamo sui 32.30 metri). Va male anche sulla capienza: la federazione europea chiede 5mila posti, Cremona ne offre 3500.

Ora, ripetiamolo, le deroghe e le trattative non mancheranno, ma basteranno a convincere gli uomini Cev, attesi in loco entro metà febbraio? La domanda è lecita, Montichiari, anche se la società bresciana della Sanitars Metalleghe smentisce di essere stata contattata (ma il palazzetto è comunale…), e Assago, che avrebbero tutte le misure ad hoc, intanto sperano. A proposito, la Pomì al PalaGeorge gioca proprio mercoledì sera: si parlerà anche di final four prima o dopo la gara?

Giovanni Gardani

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