Lettere

Canile: è proprio
necessario vendere?

da Marcello Ventura (Fratelli d'Italia)

Egregio direttore,
in merito alla vicenda canile, non mi sento di sbilanciarmi a favore di una od un altra associazione. A mio avviso chi ama gli animali dovrebbe essere avulso da interessi, ed eventualmente vi sono Enti con professionisti in grado meglio di me di fare le opportune valutazione sul benessere animale.
Mi sembra logico che prima di stipulare una nuova convenzione, la struttura sia finalmente messa a norma. La non conformità da quel che mi risulta, consiste nel fatto che deve essere divisa fisicamente la parte di canile sanitario da quella di canile rifugio.
Le mie domande invece, sono piuttosto semplici.
Ogni comune ha l’obbligo di disporre di un canile, se non di proprietà, in convenzione con privati od altri comuni. Art 108 L.R 33/2009 competenze degli enti locali del Sindaco quale autorità sanitaria locale (ex L.R.16/2006 e Regolamento Regionale 2/2008).
Dal momento in cui si cede una struttura ad un privato il comune non avrà più la possibilità di decidere le tariffe ( costi mantenimento, costo pensione, visite veterinarie,……), ed ancora una volta a farne le spese saranno i cittadini.
E’ necessario vendere?
A far il prezzo sarà anche questa volta l’acquirente come successo per la vicenda A2A- Lgh?
Siamo sicuri che un pezzetto alla volta questa Amministrazione non stia letteralmente svendendo la città?
Dopo Lgh, dopo Km, dopo forse il canile, cosa rimane? Le farmacie erano già state vendute sempre da un’altra amministrazione di sinistra!

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