Lettere

Il museo del violino è un’attività culturale non imprenditoriale e va integrato con il settore museale esistente

Il primo luglio, la dott.ssa Maramotti Politi ha accompagnato la Commissione per le Politiche Culturali ad una visita guidata presso il futuro Museo del Violino. Si è trattato di una ricognizionemolto interessante, perché ha svelato i lavori di restauro compiuti nell’intento di preservare tutte le parti architettoniche originali del palazzo. L’opportunità che il cav. Arvedi concede, se gestita bene, potrebbe diventare uno dei motori propulsivi della città e della provincia. Dopo la visita, tornati in palazzo comunale, presso la sala dei consiglieri, il sindaco ha esposto l’intento di realizzare una fondazione che curi, preservi e gestisca il futuro Museo del Violino, con la partecipazione di soggetti fondatori come il Comune di Cremona e la fondazione Arvedi- Buschini. Il sindaco ha sottolineato come questa struttura dovrà diventare una grande risorsa per la città. Nella relazione è sembrato però singolare che il primo cittadino abbia lasciato in sospeso il tema dei costi per la gestione; inoltre, nel piano di progettazione generale è parso insolito che non sia stato accennato alla futura sinergia che questo nuovo museo dovrà avere con gli altri soggetti del comparto museale e culturale di Cremona. Il tema dei costi ha sicuramente una grande rilevanza, specialmente nell’attuale contesto di crisi economica, ecco perché non risulta essere superfluo domandare quali e quanti saranno i fondi da impegnare nella futura gestione. La fondazione Arvedi- Buschini, meritoria di questo ulteriore atto di mecenatismo, finito il periodo di accompagnamento, come si rapporterà al Comune in merito alle spese di gestione? Questo museo, visto da Perri come un’attività imprenditoriale, dovrà essere prima di tutto un’attività culturale che riesca a promuovere la città nel suo complesso, non ghettizzando il settore museale gia esistente, ma valorizzandolo attraverso l’importante patrimonio storico e artistico che rappresenta Cremona nel corso dei secoli. Alle domande poste non sono seguite risposte precise e soddisfacenti; non è un vezzo dell’opposizione, ma un doveroso chiarimento che tutti i cittadini cremonesi meritano.

professor Daniele Bonali

vicecapogruppo Pd in consiglio comunale

 

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