Cronaca

Area Vasta, si guarda al futuro. Vezzini: 'Facile ipotizzare accorpamento con Mantova'

Il presidente Carlo Vezzini e il consigliere Davide Viola

Un 2016 che si annuncia tutt’altro che semplice per la Provincia di Cremona, arrivata quasi per miracolo a chiudere il bilancio del 2015. I problemi in attesa al varco, infatti, sono ancora gli stessi. Come il taglio di 600 milioni di euro (dopo quello di un miliardo nel 2015) disposto dalla Finanziaria. Molte sono dunque le preoccupazioni da parte dell’amministrazione provinciale. Il presidente, Carlo Vezzini, guarda positivamente al futuro, seppure evidenziando che le difficoltà non mancano. “Ci troviamo in una fase di transizione – evidenzia Vezzini -. In questo 2015 sono stati positivi gli interventi della Regione, che ci hanno consentito di evitare il dissesto rispettando tutti gli impegni presi. Nel frattempo si sono definite le competenze dei vari enti: ad esempio l’agricoltura va in mano alla Regione, mentre ambiente e territorio restano alla Provincia. Il lavoro invece si trova in una fase transitoria, in cui le competenze verranno divise tra Stato e Regione”.

Bene invece la questione dipendenti: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, collezionando solo 11 esuberi, che verranno poi ricollocati. Per il 2016 dunque non sono previsti altri tagli di personale”.

Centrale sarà l’assetto definitivo dell’Area Vasta, che sarà legato alla riforma del Titolo V della Costituzione e che arriverà per il 2017. “Non si può dire con certezza quale sarà il nuovo assetto, ma si può ipotizzare che la Regione voglia accorpare i territori di Cremona e Mantova, come del resto ha già dimostrato nella realizzazione delle nuove Ats e dei bacini territoriali per il trasporto pubblico” spiega Vezzini. Intanto continua l’iter per le opere pubbliche già finanziate: il ponte di SPino d’Adda, quello di San Daniele e la ciclabile di via Brescia.

LaBos

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