Cronaca

Smog, la strigliata di Legambiente e Fiab: 'Comuni e Regione incapaci'

Un tardivo tavolo regionale tra i rappresentanti dei Comuni lombardi e il presidente Roberto Maroni ha deciso, ieri lunedì 28 dicembre, di spostare a Roma le richieste di interventi strutturali per combattere lo smog. Un documento in dieci punti, quello uscito dal tavolo a cui ha partecipato anche la delegazione cremonese guidata dal sindaco Galimberti, che verrà consegnato domani al Governo dallo stesso Maroni nell’incontro previsto con il ministro dell’ambiente Galletti. Nel decalogo si invoca una regia nazionale che eviti provvedimenti – spot, diversi da comune a comune come sta accadendo in questi giorni. Con Milano e Pavia, ad esempio, che stanno bloccando tutto il traffico cittadino per tre giorni; Bergamo che adotta le targhe alterne mentre Cremona sta semplicemente a guardare.

In sostanza i sindaci lombardi chiedono un “coordinamento delle Regioni della Pianura Padana per concertare azioni di lungo periodo e di emergenza” e la definizione di provvedimenti regionali “che vadano in automatico quando si sforano i limiti di Pm10 consentiti, come le limitazioni della circolazione e l’abbassamento delle temperature massime di riscaldamento negli edifici”.

Ci sono poi richieste di tipo economico: più risorse per il trasporto pubblico locale; rinnovo parco treni locali; definizione di una data di scadenza per la rottamazione dei veicoli euro 0, 1, 2, 3 e 4 diesel, con incentivi per chi cambia; e una data di scadenza anche per la sostituzione delle caldaie più inquinanti. Inoltre, richieste già note quali incentivazione del trasporto merci su rotaia e  riconversione elettrica dei mezzi in sharing.

LA DURA CRITICA DI LEGAMBIENTE E FIAB – Esprimono scetticismo per il tavolo regionale, definendolo sostanzialmente di facciata, i presidenti lombardi delle due associazioni: Barbara Meggetti (Legambeinte) e il cremonese Piercarlo Bertolotti (Fiab – federazione amici della bicicletta). Chiedendo ai cittadini di esporre alle finestre lenzuola con la scritta ‘no smog’ e definendo tardivi i tavoli regionali di concertazione. “Con i limiti superati quasi ovunque in Lombardia, con rare eccezioni – scrivono in una nota diffusa dopo il tavolo regionale di ieri pomeriggio – ancora una volta i Comuni si rivelano incapaci di gestire l’emergenza smog.
Ma non è ‘emergenza’ una cosa prevedibile e ampiamente prevista. Lo smog è un nemico invisibile che danneggia la nostra salute, annebbia i nostri panorami e ingrigisce le nostre città. E’ già dentro di noi, lo respiriamo da decenni e annerisce i nostri polmoni. La salute pubblica è forse un concetto astratto da usare solo in occasione di qualche convegno o è un valore da difendere anche a costo di un cambiamento radicale?
Ciò che stiamo vivendo in questi giorni l’abbiamo creato noi, con decenni di politiche sbagliate, legate al petrolio, ma non solo.
Regione Lombardia, se ci sei, batti un colpo! E’ la Regione che dispone del potere di varare efficaci misure per far fronte all’emergenza e delle leve per operare interventi strutturali sul versante della mobilità e del trasporto pubblico. E’ la Regione che deve decidere se continuare a investire in nuove autostrade con un consumo di suolo abnorme o piuttosto su un trasporto pubblico più efficiente e competitivo, essendo sia l’ente responsabile dei trasferimenti al TPL che il proprietario di Trenord. Per quanto riguarda il riscaldamento domestico, poi, rimpiangiamo l’epoca in cui Regione Lombardia ebbe il coraggio di mettere al bando l’olio combustibile: che aspetta a fare altrettanto con il gasolio da riscaldamento che inquina 25 volte più del metano?
La lotta allo smog dovrebbe marciare di pari passo con le misure per contrastare il cambiamento climatico, intraprendendo la strada indicata dal recente accordo di Parigi. Milano ha voluto dare un segnale, criticabile e tardivo, ma si tratta comunque di una discesa in campo; discutere di targhe alterne e di parziali chiusure al traffico, mentre i cittadini continuano a respirare aria insalubre, è un atto di grave irresponsabilità, e significa non cogliere un’opportunità per intraprendere un sentiero virtuoso di riduzione degli inquinamenti, mobilitando investimenti sempre più necessari e urgenti che produrrebbero sia benefici per la salute che riduzione di emissioni climalteranti.
Il silenzio di molte Amministrazioni e la povertà di idee e proposte per politiche di una mobilità realmente sostenibile, è imbarazzante. Solo prendendo coscienza della svolta epocale che stiamo vivendo si riusciranno a cambiare comportamenti e abitudini. Intanto sarebbe buona cosa che le amministrazioni comunali metropolitane, e non solo, sottoscrivessero il protocollo di contrasto all’inquinamento.
Vogliamo tornare a camminare, pedalare e respirare per le strade a pieni polmoni: è un nostro sacrosanto diritto di cittadini. Abbiamo tutti il dovere di impegnarci in prima persona per eliminare lo smog che è dentro di noi e disegnare orizzonti di mobilità nuova”.

IL COMUNICATO DEL COMUNE – “Un incontro positivo di coordinamento e di squadra che ha visto uniti sindaci, Anci e Regione contro l’inquinamento dell’area padana. Abbiamo condiviso i dieci punti preparati dall’Anci Lombardia che verranno presentati al Governo. Tra questi anche azioni strutturali che come Comune di Cremona abbiamo portato al tavolo regionale: la necessità di interventi per il trasporto pubblico, all’interno delle agenzie appena istituite, soprattutto trasporto ferroviario, incentivi per innovazioni sulle caldaie in edifici pubblici e privati e nuovi progetti a favore della mobilità dolce (biciclette e pedoni). La nostra Dirigente all’Ambiente Mara Pesaro sarà nel tavolo tecnico che studierà la possibilità di applicare “automatismi”, provvedimenti per affrontare le emergenze che scattino in modo automatico in tutta la Regione data una certa condizione di inquinamento.
Cremona, dunque, è protagonista di questo percorso sinergico. Intanto, continuiamo con le limitazioni già adottate nei giorni scorsi, continuando a monitorare la situazione e coordinandoci con il tavolo regionale”.

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