Esami-patente truccati con l'auricolare, scoperti professionisti del mestiere
Tre uomini scoperti e denunciati dai carabinieri per aver organizzato un sistema con cui garantire a cittadini indiani, attraverso l’uso di auricolari, la promozione all’esame scritto della patente, senza l’adeguata preparazione e talvolta senza nemmeno le basi della lingua italiana. Con loro, nell’operazione giunta a conclusione nei giorni scorsi, sono finiti nei guai anche una decina di clienti indiani, denunciati, come il tiro, per truffa in concorso.
Quelli che i militari ritengono gli organizzatori sono due piacentini 40enni di Besenzone (P.F. e C.D.) e un indiano 36enne (J.M.) residente a Soragna, nel Parmense. I primi due, secondo l’accusa, si sono occupati degli aspetti pratici, come la fornitura di auricolari, mentre il terzo dei contatti e della mediazione con suoi connazionali, spesso non ragazzi ma adulti in età avanzata alla ricerca di una via per ottenere facilmente un titolo di guida italiano, aggirando i rischi di bocciatura legati alla mancanza della preparazione necessaria su norme e cartelli, quando non addirittura a un’incapacità di parlare l’italiano. “Tariffe dai 2500 ai 3mila euro a esame”, ha spiegato mercoledì al comando il maggiore Livio Propato, che guida la compagnia cremonese dell’Arma. Al suo fianco il maresciallo Eugenio Ferro, in rappresentanza del Nucleo operativo radiomobile, che ha avviato gli accertamenti nel marzo del 2013 dopo i sospetti di un funzionario della Motorizzazione cremonese. L’Autorità giudiziaria di Piacenza, al quale sono stati trasmessi gli atti per competenza durante l’inchiesta sempre condotta dai carabinieri di Cremona, ha già notificato diversi avvisi di chiusura indagine.
Dopo alcuni casi per i quali i carabinieri sono intervenuti immediatamente, impedendo l’emissione del documento di guida, i militari hanno proceduto verificando casi passati, nelle province di Cremona, Lodi e Piacenza. Il tutto attraverso l’analisi dei contatti telefonici e la scuola guida di provenienza dei candidati (secondo quanto accertato il trio per comodità indirizzava gli indiani sempre verso una scuola guida piacentina, il cui titolare è però estraneo agli illeciti). Si è quindi arrivati a ritirare sette patenti già consegnate.
Complessivamente alla Motorizzazione di Cremona sono stati scoperti cinque casi. Nel corso di alcune perquisizioni eseguite durante le indagini i carabinieri hanno anche sequestrato una valigetta (trovata accasa di P.F.) contenente gli auricolari attraverso cui sarebbero state suggerite le risposte (le domande venivano sentite a distanza con un microfono grazie alla possibilità fornita agli stranieri di ascoltare le domande, e non solo di leggerle, attraverso cuffie classiche, sotto le quali nascondere l’auricolare). “Un intervengo importante, utile a garantire più sicurezza sulle strade”, hanno dichiarato il maggiore Propato e il maresciallo Ferro.