Ambiente

Smog alto da 6 giorni e da 3 sopra la soglia di allarme Coldiretti: 'Emergenza siccità'

A lanciare l'allarme è Coldiretti Lombardia, secondo cui stiamo registrando un -96% di acqua nella prima decade di dicembre rispetto alla media del periodo, mentre i livelli di smog salgono alle stelle in molte di città.

Siccità e smog stanno creando non pochi problemi all’atmosfera, ma anche all’agricoltura. A lanciare l’allarme è Coldiretti Lombardia, secondo cui stiamo registrando un -96% di acqua nella prima decade di dicembre rispetto alla media del periodo, mentre i livelli di smog salgono alle stelle in molte di città. A Cremona il livello delle polveri sottili è sopra la soglia di attenzione da 6 giorni consecutivi e da tre sopra la soglia di allarme. Nella giornata di ieri ha misurato 95 microgrammi per metro cubo nelle centraline di via Fatebenefratelli e piazza Cadorna, e 91 a Spinadesco, mentre mercoledì aveva superato i 100.

“Nei prossimi giorni – spiega la Coldiretti regionale – la situazione non è destinata a migliorare, con le previsioni dell’Arpa che annunciano tempo stabile almeno fino a domenica. mentre a novembre si è registrato un meno 88 per cento di piogge rispetto alla media”.

L’assenza di precipitazioni – sottolinea la Coldiretti Lombardia – provoca la permanenza di impurità nell’aria con l’adozione di misure di salvaguardia nelle grandi città, a cominciare da Milano dove si registrano valori fuori norma da oltre tre settimane, ma sta provocando anche una preoccupazione generalizzata nelle campagne sulla situazione dei principali bacini idrici e dei terreni anche perché sta mancando la neve che rappresenta un’importante scorta per le riserve idriche. E mentre in montagna è allarme per la stagione sciistica che stenta a partire – precisa la Coldiretti Lombardia – nei campi c’è apprensione per la mancanza di acqua necessaria per ristabilire le risorse idriche indispensabili nella fase di crescita delle coltivazioni

Rappresentativo della realtà anomala di questi mesi è il livello del fiume Po che è più basso di quasi 2 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno al Ponte della Becca (Pavia) dove il livello idrometrico del più grande fiume italiano è addirittura come quello di questa estate. Una situazione preoccupante per un bacino dove si produce – conclude la Coldiretti – il 35 per cento della produzione agricola che è fortemente dipendente dalla disponibilità di acqua ma che è anche sintomatica delle difficoltà in cui si trova buona parte dell’Italia. Secondo un monitoraggio della Coldiretti Nazionale sui dati Ucea, infatti, in tutta la penisola nella prima decade di dicembre è caduto ben il 91 per cento di acqua in meno rispetto alla media del periodo,  dopo un mese di novembre con piogge dimezzate (-49 per cento).

Laura Bosio

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