Politica

Piloni: 'Su Padania Acque cerchiamo condivisione'

Il segretario provinciale Pd Matteo PIloni

Piena soddisfazione della segreteria provinciale Pd per il concretizzarsi della fusione tra Padania Acque Gestioni e Padania Acqua patrimoniale, ratificata martedi scorso, 1 dicembre, nel corso di un’assemblea che però non è riuscita a nominare il nuovo consiglio di amministrazione. Quella sulla società unica dell’idrico, è una partita che il Pd segue con molta attenzione, da dopo l’esito referendario del 2011 che ha sancito l’acqua come bene comune. Ma far convergere 115 sindaci di colore politico diverso – anche se in maggior parte di centrosinistra – ossia i soci di Padania Acque, non è semplice, come ha dimostrato l’ultima assemblea.

“Martedì sera- afferma il segretario provinciale Pd Matteo Piloni –  i sindaci hanno dato vita all’unica società che gestirà il servizio idrico in provincia di Cremona. Una notizia importante, il cui risultato va sottolineato con forza. Da anni se ne parla, e finalmente il percorso di fusione delle sue società si è concluso. Un obiettivo per nulla scontato, ma perseguito con determinazione da chi ha lavorato in questi anni per la proprietà pubblica di un bene prezioso come l’acqua. Un risultato che significa anche risparmio, con un solo CdA, e semplificazione, con un’unica società. Un’assemblea che ha anche ragionato nel merito, attraverso un documento che contiene elementi molto importanti, a partire dalla nomina del direttore. Una figura la cui assenza si è fatta sentire, sia per quanto riguarda il funzionamento interno dell’azienda, sia per il traguardo degli investimenti previsti nel piano d’ambito. Un piano che necessita di una revisione, rivedendo gli investimenti prioritari anche in un’ottica di contenimento della tariffa. Molti i cantieri da concretizzare, così come il perseguimento di efficacia ed efficienza del servizio al fine di contenere la tariffa. Tutti impegni verso i cittadini per migliorare sempre più la qualità del servizio. Il lavoro svolto fin d’ora, portato avanti dal PD, è stato quello di cercare la più ampia condivisione partendo proprio dal merito anche con le altre forze politiche, con l’obiettivo di recuperare gli strappi dell’ultima assemblea. Una condivisione che, al momento, non si è concretizzata nella composizione del CdA. Una difficoltà che non nasce certamente da qualche rivendicazione territoriale, nonostante qualche fantasiosa ricostruzione voglia far intendere. Certamente non nel PD né da qualche territorio che, mi si consenta, conosco molto bene. L’aver rimesso al centro il merito, e concluso un percorso atteso da anni, è il vero risultato. Un risultato a cui va dato merito ai sindaci, in testa, e all’intero consiglio di amministrazione.

Ora mi auguro- conclude Piloni  –  che l’ultimo tratto di strada, con la nomina del CdA, tenga conto di tutto ciò, partendo dalla consapevolezza che la politica è l’arte del possibile”.

Sulla cinquina di nomi che dovranno comporre il nuovo Cda – presumibilmente tre di centrosinistra e due di centrodestra, di cui uno già indicato di Lega Nord – stanno lavorando il presidente della Provincia Vezzini e il Consiglio provinciale (in quanto rappresentativo dei vari schieramenti, anche se di gran lunga più limitato dell’assemblea).  Il prossimo 11 dicembre è prevista l’assemblea di Padania per le nomine.

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