Cronaca

Dalle 15 alle 18 la piena a Cremona domani mattina a Casalmaggiore Alle 11 e 30 il Po era a +2,36

Il Po a Cremona, alle 11 e 30, era a 2,36 metri e continua la sua crescita a tre centimetri l’ora in attesa della piena del tardo pomeriggio. Continua comunque ad essere sorvegliata tutta l’asta del fiume dai tecnici dell’Aipo e della Protezione civile.  Sopralluogo questa mattina dei tecnici di Protezione civile della Provincia di Parma lungo l’asta del Po da Polesine a Colorno. ”Le aree golenali aperte si stanno allagando – ha detto l’assessore Andrea Fellini – Il passaggio della piena è molto lenta”. A Ponte Becca la piena c’e’ stata alle due della scorsa notte e i livelli sono lentamente scesi attestandosi alle 10 sui 4,02 metri. Sale intanto il livello a Piacenza che sempre alle 10 aveva raggiunto i 6.59 metri, mentre a Isola Pescaroli era di 14.49 m, 4.28 m a Casalmaggiore. In nessuno dei casi si è raggiunto il livello 3, quello che indica allarme. ”Registriamo una esondazione del Taro in golena a Gramignazzo – ha spiegato ancora Fellini – un fenomeno normale in situazioni come questa poiche’ il Po fa fatica a ricevere l’acqua degli affluenti”.

Ecco il comunicato delle 11 dell’Aipo (agenzia interregionale per il fiume Po): “Su tutte le aste degli affluenti piemontesi i livelli stanno rientrando sotto le soglie di attenzione. Le precipitazioni della notte scorsa sono state di bassa intensità e non hanno fatto registrare significativi incrementi. Lungo l’asta del Po il colmo ha raggiunto Ponte della Becca alle 2 di stanotte, martedì 8 novembre mcon 4.34 m sullo zero idrometrico, quindi con criticità ordinaria (livello 1, di passaggio alla criticità ordinaria=3,50 m s.z.i.; livello 2, di passaggio alla criticità moderata: 4,50 m s.z.i.; livello 3, di passaggio alla criticità elevata: 5,50 m s.z.i.). Alle ore 6.30 di stamattina, martedì 8 novembre, il colmo ha transitato alla sezione di Piacenza con un valore massimo di 6.25 m s.z.i. con una criticità moderata (livello 1, di passaggio alla criticità ordinaria=5 m s.z.i.; livello 2, di passaggio alla criticità moderata=6 m s.z.i.; livello 3, di passaggio alla criticità elevata=7 m s.z.i.). Il colmo è atteso alla sezione di Cremona tra le 15.00 e le 18.00 di oggi martedì 8 novembre, dove raggiungerà valori prossimi a 2.30 m s.z.i, quindi poco superiori al livello di attenzione, con una criticità ordinaria (livello 1 di passaggio alla criticità ordinaria=2.20 m s.z.i; livello 2, di passaggio nella criticità moderata =3,20 m s.z.i., livello 3, di passaggio alla criticità elevata=4,20 m s.z.i.),  mentre tra le 3.00 e le 9.00 di domani, mercoledì 9 novembre il colmo è previsto alla sezione di Casalmaggiore con valori prossimi a 5.10 m s.z.i. con una criticità moderata (livello 1 di passaggio alla criticità ordinaria= 3,60 m s.z.i.; livello 2, di passaggio nella criticità moderata = 4.60 m s.z.i., livello 3, di passaggio alla criticità elevata=5,60 m s.z.i.). L’idrometro di Boretto sarà interessato al passaggio del colmo di piena tra le 6.00 alle 12.00 sempre di domani, mercoledì 9 novembre con valori prossimi al 5.80 m s.z.i con una criticità moderata (livello 1 di passaggio alla criticità ordinaria=4,50 m s.z.i.; livello 2, di passaggio nellacriticità moderata=5.50 m s.z.i.; livello 3, di passaggio nella criticità elevata=6,50 m s.z.i ). La piena, sulla base degli scenari di previsione attuali, dovrebbe transitare a Borgoforte domani  mercoledì 9 novembre, tra le ore 18 e le ore 24, e raggiungere Pontelagoscuro, sezione di chiusura del bacino, giovedì 10 novembre tra le ore 9 e le ore 15, per poi propagarsi nel territorio rodigino e in seguito lungo i rami del Delta. Si conferma quindi che la piena in atto si propagherà con valori compresi nell’intorno della soglia 2 (che rappresenta il livello di passaggio dalla criticità ordinaria a quella moderata), determinando l’allagamento delle aree più prospicenti il fiume. Potranno quindi essere interessate le strutture e le attività poste nelle aree golenali aperte. Non si prevede l’interessamento delle aree golenali chiuse ma si raccomanda la massima attenzione lungo tutto il corso d’acqua. Le strutture AIPo delle regioni interessate dal passaggio della piena – Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto – e la Sala servizio di piena centrale, a Parma, rimangono in stato di attenzione per monitorare il territorio e intervenire in caso di criticità rilevate. Resta interdetta la navigazione sul fiume Po”.

 

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