Cultura

Una cittadinanza onoraria per 4 Il Quartetto di Cremona festeggia venerdì all'auditorium

Venerdì 20 novembre concerto straordinario del Quartetto di Cremona all'auditorium dell'MdV a conclusione della cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria.

Con un concerto dedicato ai morti a causa del terrorismo, il Quartetto di Cremona concluderà venerdì prossimo 20 novembre all’auditorium del Museo del Violino, la giornata in proprio onore voluta dall’amministrazione comunale, con l’attribuzione della cittadinanza onoraria. Il concerto (biglietti da 10 a 15 euro, inizio alle ore 21), prevede l’esecuzione del quartetto in sol maggiore K387 di Mozart e del Quartetto per Archi n. 4 in do maggiore di Bartok. “Una scelta dettata – spiega il primo violino Cristiano Gualco – dalla voglia di illustrare con questi due pezzi gli estremi del percorso del linguaggio musicale nel repertorio del quartetto d’archi e della nostra storia come ensemble cameristico”.

Alle 18 ci sarà invece la solenne cerimonia di consegna del premio, nella sala Quadri di palazzo Comunale. Il Quartetto di Cremona è composto da Cristiano Gualco (primo violino); Paolo Andreoli, violino, Simone Gramaglia, viola, Giovanni Scaglione, violoncello: insieme, costituiscono un gruppo con un legame profondo e singolare con la città-simbolo dell’arte liutaria, che va oltre la scelta della propria denominazione. L’ensemble è nato artisticamente sotto la guida di Salvatore Accardo e Bruno Giuranna, titolari degli insegnamenti di alto perfezionamento dell’Accademia Stauffer, dove confluiscono giovani e talentuosi musicisti da ogni parte d’Italia. Proprio l’Accademia, congiuntamente a ‘Friends of Stradivari’ avevano proposto al Comune l’attribuzione dell’onorificienza al Quartetto, in quanto ‘ambasciatore’ della città di Cremona a livello internazionale, grazie alla qualità raggiunta, ai numerosi premi ricevuti e incisioni realizzate. Lo hanno sottolineato stamattina in conferenza stampa la presidente del Consiglio Comunale Simona Pasquali, che ha ricostruito l’iter con cui si è giunti al conferimento; il presidente della commissione cultura Luca Burgazzi, che ha evidenziato la completezza dell’offerta  musicale cittadina, dai corsi di base dell’Istituto Monteverdi, fino al perfezionamento negli strumenti ad arco coi massimi maestri; la direttrice del Museo del Violino Virginia Villa e il presidente della Fondazione Stradivari (e di Friends of Stradivari) Paolo Bodini; il presidente dell’Accademia Stauffer Paolo Salvelli. “Il Quartetto ha scelto la denominazione Cremona e questo proprio non è piaciuto a Genova, da dove provengono i componenti”, ha detto scherzosamente Salvelli ricordando il valore di questi quattro musicisti (il solo Andreoli non ha studiato alla Stauffer) impegnati in una formazione tra le più complesse nella musica da camera. Dal 2011 sono titolari della cattedra di quartetto presso la stessa Accademia; ben 12 le richieste di iscrizioni ai prossimi corsi di perfezionamento che attendono di essere vagliate. Dopo la formazione e il primo concorso importante vinto proprio a Cremona, con il nome di Quartetto di Cremona si sono in breve affermati come una delle giovani realtà internazionali più interessanti e dinamiche.
“Vedendo Cremona – afferma Gualco – come città culla dell’antico e del nuovo, dell’attaccamento alla tradizione come pur il luogo della sperimentazione (parlando in particolare della liuteria cremonese), ci piace anche poter mostrare tramite Mozart e Bartók quale sia la storia dell’utilizzo degli strumenti ad arco nella loro musica per quartetto, che da una dimensione elegante ed astratta in Mozart, in cui il suono dello strumento crea la suggestione di una bellezza legata ad una idea di conversazione intelligente tra i quattro strumenti, passa in Bartók alla concretezza di un linguaggio più concreto, in cui non si ascolta solo la produzione del suono dello strumento nell’ambiente acustico, ma il crudo suono dello strumento stesso, tramite pizzicati in cui la corda sbatte sulla tastiera e tecniche percussive dell’archetto sulle corde degli strumenti”.

La presidente del Consiglio Pasquali ha ricordato le precedenti attribuzioni dell’onorificienza: la prima risale al 1987 e venne conferita a Salvatore Accardo e al liutaio Charles Beare in occasione delle celebrazioni Stradivariane; nel 2002 la cittadinanza onoraria andò al violoncellista russo Rostropovich; nel 2003 ai coniugi Axelrod per la donazione di uno Stradivari; e nello stesso anno al X reggimento Genio Guastatori della Col di Lana. Nel 2008 fu la volta del Dalhai Lama e nel 2014 di Carlo Alberto Carutti, il collezionista grazie al quale al Museo Civico è stata allestita la sala dedicata agli strumenti a pizzico “Le stanze della musica”.

g.biagi

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