Cronaca

Magra straordinaria per il Po L'anno scorso per S.Omobono c'era la piena

Trasmette una sensazione strana vedere il fiume Po completamente in secca nel mese di novembre. Soprattutto se si considera che esattamente un anno fa si era impegnati a monitorare il livello dell'acqua, che continuava a salire, come del resto tutti gli anni in questo periodo.

Il fiume Po in secca (Fotoservizio Francesco Sessa)

Trasmette una sensazione strana vedere il fiume Po completamente in secca nel mese di novembre. Soprattutto se si considera che esattamente un anno fa si era impegnati a monitorare il livello dell’acqua, che continuava a salire, come del resto tutti gli anni in questo periodo. Novembre è infatti sempre stato il mese delle piene, delle alluvioni. Quest’anno le cose stanno un po’ diversamente, come testimonia anche il livello del fiume Po, a -6 metri sotto lo zero idrometrico: numeri che di solito sono tipici della stagione estiva.

E del resto, quest’anno a fare la differenza, come dicono gli esperti di Arpa Lombardia, è stata proprio quella che viene definita come la “lunga estate di San Martino”. Un periodo che solitamente si verifica ogni anno, ma che dovrebbe durare 3-4 giorni, caratterizzato da tempo stabile e mite. Quest’anno, invece, l’estate novembrina sta durando molto di più. Secondo il Servizio Meteorologico Regionale di Arpa Lombardia, che ha fatto un’analisi dell’andamento delle temperature registrate nella prima decade del mese, questo fenomeno dipende da “una struttura anticiclonica di origine Nord-Africana che porta aria calda a tutte le quote sull’area del Mediterraneo, garantendo da giovedì 5 stabilità a gran parte dell’Italia”.

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Nella prima decade del mese si sono quindi registrati i giorni più caldi per la Lombardia con temperature massime che in pianura, “si sono attestate attorno a 5°/6°C più del normale, come dimostrano i 23.1°C a Monzambano (Mantova) l’8, 22.9°C a Osnago (Lecco) l’8, 22.8°C a Cremona il 10, 22.7°C a Milano il 10 – continuano i meteorologi -. Le temperature minime sono invece state meno anomale rispetto alle medie attese che, per la pianura lombarda, prevedono in questo periodo valori compresi al più tra 4° e 7°C”.

Da segnalare, sempre secondo gli esperti,è proprio il deficit di precipitazioni di questa fase di novembre, se si pensa che questo è per la nostra regione uno dei mesi più piovosi dell’anno, se non addirittura il più piovoso. “Nel 2014, ad esempio, nella prima parte di novembre le precipitazioni furono molto abbondanti, con punte di 307 mm a Varese, 254 mm a Milano, 221 mm a S.Angelo Lodigiano-LO, 182 mm a Cremona e 167 mm a Pavia nella settimana tra il 10 e 16. Se mediamente in questo periodo si attendono circa 25/50 mm di pioggia per decade, con 3-4 giorni di pioggia per ogni decade, ad oggi le precipitazioni sono ovunque risultate nulle o molto scarse” dicono i meteorologi.

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Nel recente passato alcuni episodi di caldo in questo mese sono stati legati o alla presenza del foehn (vento caldo di “caduta” dalle Alpi) o alla presenza temporanea di veloci promontori africani, di norma non duraturi come quello in atto in questi giorni. Il Smr ricorda a tale proposito il caldo dell’inizio di novembre 2002 (23.2°C a Boffalora Ticino-MI il 5/11, 21°C a Castello d’Agogna-PV il 4/11); i valori elevati dell’inizio di novembre 2004 (24.3°C a Brescia il 4/11, 23°C a Milano e S.Angelo Lodigiano il 3/11) e in ultimo il 2008 (21.8°C a Persico Dosimo il 3/11).

“Nei prossimi giorni, sebbene sia in arrivo da ovest aria leggermente più fresca, la situazione resterà sostanzialmente invariata almeno fino alla metà della prossima settimana” concludono gli esperti.

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Laura Bosio

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