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A2A, presentata offerta vincolante a Lgh per l'acquisizione del 51%. Fino al 21 dicembre per decidere

AGGIORNAMENTO - Presentata, in mattinata l'offerta vincolante da parte di A2A a Lgh, per la realizzazione di una partnership industriale che prevede l’ingresso di A2A nel capitale sociale di Lgh con una quota del 51%. Tempo fino al 21 dicembre 2015 per decidere.

La sede di Lgh

AGGIORNAMENTO – E’ stata finalmente presentata, in mattinata, l’offerta vincolante da parte di A2A a Lgh, contenente le condizioni che la multiutility bresciana chiede alla società controllata dai comuni di Cremona, Crema, Rovato, Lodi e Pavia, per la realizzazione di una partnership industriale che prevede l’ingresso di A2A nel capitale sociale di Lgh con una quota del 51% (pari a 125 milioni di euro, di cui il 30% finirebbe nelle tasche del Comune). La scadenza dei termini per l’accettazione definitiva dell’offerta è fissata per il 21 dicembre 2015.

“A2A e Lgh operano, in Lombardia, in aree territoriali contigue. La conclusione positiva dell’operazione consentirebbe di sfruttare le potenzialità offerte dal Gruppo A2A in termini di know-how e capacità di investimento, e di coniugare le reciproche competenze industriali per generare positive ricadute sul valore delle attività e sulle prospettive di crescita, a vantaggio dei territori serviti” dicono in un comunicato congiunto le due società.

“L’offerta vincolante, comprensiva delle linee guida e delle assunzioni vincolanti del piano industriale, prevede la realizzazione di un Piano Industriale congiunto, che sarà sviluppato con il presupposto del mantenimento dell’identità di Lgh e della sua riconoscibilità sul territorio, anche attraverso la valorizzazione dei brand esistenti e dei punti di contatto con gli utenti” si legge ancora nel comunicato.

Con la presentazione dell’offerta vincolante, i giochi sono fatti. Ora toccherà a Lgh e ai Comuni che la controllano di dire l’ultima parola. Anche se ormai sembra difficile che possa esservi una risposta negativa, nonostante da più parti – tutta l’opposizione ma anche alcuni membri della maggioranza stessa in consiglio comunale a Cremona – vi siano numerose riserve.
Del resto a livello nazionale si sta andando in questa direzione un po’ ovunque e quello delle fusioni tra multiutility è ormai lo scenario del futuro.

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