Cronaca

Paolo Bodini lascia l'ospedale Più tempo per la politica? 'Mai chiudere del tutto la porta'

Sarà mercoledì 4 novembre l'ultimo giorno di servizio del dottor Paolo Bodini, da 23 anni direttore dell'Unità operativa di Medicina dell'Ospedale di Cremona.

foto Sessa

di Federica Bandirali

Sarà mercoledì 4 novembre l’ultimo giorno di servizio del dottor Paolo Bodini, da 23 anni direttore dell’Unità operativa di Medicina dell’Ospedale di Cremona. Un volto noto e rappresentativo, se così di può dire, del nosocomio cremonese, anche se Bodini ha intrapreso nel mentre anche la carriera politica e si è avvicinato al mondo della liuteria con la poltrona di presidente di Friends of Stradivari. “Vorrei essere però ricordato come un buon medico, spero poi di aver fatto un discreto lavoro per la città anche nei 10 anni in cui sono stato sindaco di Cremona”, afferma.

Nato a Cremona il 14 aprile del 1948, Bodini è entrato in Ospedale un anno dopo essersi laureato, nel 1974. Ha preso in mano allora un reparto unico, con oltre 100 posti letto, che poi ha visto trasformarsi nel corso degli anni fino alla nascita dei vari reparti specialistici come oncologia, ematologia, gastroenterologia e endoscopia digestiva. “Ora vorrei avere più spazi per coltivare le mie passioni, per la musica, per liuteria ma anche per la mia famiglia, anche perchè tra 15 giorni arriverà il mio quarto nipotino”. Al quinto piano, nel reparto di medicina, gli infermieri sono commossi, così come i colleghi di Bodini, che l’hanno sempre seguito con affetto e stima. Intanto nel suo ufficio il medico sta rimuovendo oggetti personali, riposti negli scatoloni che piano piano vengono portati via. Quadri, attestati, foto. I ricordi di 40 anni di carriera.

Un saluto privato per amici e colleghi si terrà mercoledì 4 novembre alle 18.30 all’Auditorium Arvedi con un concerto eseguito da Krilov. Un modo per il dottor Bodini di ringraziare la città a cui comunque continuerà a dare tanto. “Non è che la ritroveremo in politica?” gli chiediamo: “Credo che il tempo sia passato, tutti guardano alle figure giovani, ma io non chiudo mai la porta del tutto”.

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