Camusso chiude gli stati generali Cgil 'Politica assente, noi baluardo contro disuguaglianze
foto Sessa
Si è conclusa a palazzo Trecchi la tre giorni di Stati generali della Cgil lombarda, occasione per una riflessione del mondo sindacale sul proprio ruolo e sull’organizzazione territoriale. A trarre le conclusioni poche ore fa, il segretario generale Susanna Camusso, che ha trattato a 360 gradi i temi fondamentali della politica nazionale, richiamando il sindacato a svolgere un ruolo che la politica ormai ha disertato, quello fondamentale della “riduzione delle disuguaglianze”. Pericolosa, secondo Camusso la politica economica di questi ultimi anni, fatta di scelte “tutte funzionali all’accrescimento del capitale”, e che deliberatamente cerca di bypassare le rappresentanze sociali, alla ricerca di un’interlocuzione diretta coi centri di potere. Tra i passaggi più significativi del leader Cgil, l’autocritica nei confronti del sindacato che guarda a sé come vittima; e il rischio delle tentazioni verticistiche che fanno perdere di vista i luoghi di lavoro. “Non dobbiamo riprodurre nel sindacato le contraddizioni e gli egoismi della società”, ha detto tra l’altro in relazione alle rivalità tra le singole categorie; e a proposito del rischio perdita di contatto con la realtà, “siete sicuri che le nostre opinioni sui migranti rappresentino quelle della maggior parte dei lavoratori?”. Ovviamente no, risponde a se stessa, ed allora il ruolo del sindacato è più che mai quello di lavorare per un mutamento culturale a cui la politica, “ormai non più definibile come di destra o di sinistra” sembra aver abdicato. La crisi degli ultimi anni, ha detto ancora, ha portato con sé due effetti devastanti sull’umore del paese, depressione e rancore “e la responsabilità viene scaricata sui soggetti di rappresentanza”. Rivendica una funzione anche pedagogica al sindacato, contro una “politica fatta di semplificazioni ed unicamente in rapporto con gli umori dei punti di riferimento”.
La Cgil non segue la strada imboccata da altre sigle degli accorpamenti territoriali, e non a caso nel pomeriggio Camusso inaugura la nuova sede di Casalmaggiore. Quanto al tema d’attualità della legge di stabilità, non sono solo i pagamenti contanti fino a 3000 euro a causare più di una preoccupazione, quanto altri due provvedimenti passati semi inosservati: i pagamenti in contanti degli affitti e quelli per le spese di trasporto merci. Due brutti segnali, secondo il sindacato, altro che spinta ai consumi. Sulle pensioni, occorre evitare lo smantellamento del sistema previdenziale pubblico, perchè stiamo avviandoci verso un sistema in cui “un lavoratore discontinuo è destinato ad avere una pensione inferiore alle sociali. Ma serve anche una forma di solidarietà interna al sistema”, ossia è immorale la coesistenza di pensioni da tremila euro quando la stragrande maggioranza non raggiunge gli 800.
g.biagi
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