Cronaca

Centri sociali, manifestazione al carcere in solidarietà agli arrestati

Manifestazione nella notte davanti al carcere di Cremona, in solidarietà con i militanti dei centri sociali arrestati nella mattinata di martedì nell’ambito delle indagini per le devastazioni compiute a Cremona lo scorso 24 gennaio durante il corteo antifascista. Tre sono finiti in manette, e uno è ancora latitante. Di questi, due sono cremonesi, uno militante al Kavarna e l’altro al Dordoni. Sono proprio stati gli amici di quest’ultimo centro sociale a promuovere la manifestazione, a cui hanno partecipato diverse decine di persone, non solo membri del Dordoni ma anche di altre realtà. Si sono recati sotto i cancelli della casa circondariale di via Ca’ de Ferro con megafoni, striscioni e fuochi d’artificio per portare il loro saluto e la loro solidarietà agli arrestati.

Ma le iniziative non finiscono qui: per la serata di mercoledì 21 ottobre (ore 20.30), presso i locali del centro sociale, è stata organizzata una assemblea pubblica in cui si parlerà degli arresti e di altri fatti accaduti in questi giorni, per poi “costruire iniziative di lotta, di partecipazione e di solidarietà attiva”. Fanno sapere dal centro sociale. Non solo nei confronti degli arrestati, ma anche degli immigrati che hanno manifestato il giorno prima. “La rabbia legittima dei migranti è dovuta principalmente alla lentezza del rilascio dei documenti necessari a lasciare Cremona e l’Italia: alcuni di loro alloggiano da ben due anni nella casa dell’accoglienza senza aver ancora ricevuto i documenti per l’espatrio o il permesso di soggiorno.
Come se ciò non bastasse, molti, al termine del lentissimo e macchinoso iter burocratico, vedono respinte le proprie domande” evidenziano i militanti.

Non mancano parole di fuoco anche per gli arresti: “Il capo di imputazione, concorso in devastazione e saccheggio, risale al contestato codice Rocco, stilato in periodo fascista – evidenzia il Dordoni in un comunicato -. E’ sotto gli occhi di tutti, dall’esperto di diritto fino al semplice cittadino, la sproporzione del reato contestato; sproporzione che evidenzia l’attacco tutto politico messo in campo in queste ore”.

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